ERCOLANO – Il Forum dei Giovani, nell’ambito del PTG (Piano Territoriale Giovanile), ha organizzato un incontro formativo per promuovere l’adesione alla Strategia Rifiuti Zero che consentirebbe di realizzare un cambiamento più incisivo e globale delle pratiche ambientali in uso nella comunità e coordinare l’impegno diversi comuni vesuviani di Portici, Torre del Greco, San Sebastiano, Somma Vesuviana, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase.
L’incontro vedrà l’intervento del prof. Paul Connett, professore emerito di Chimica Generale, Chimica dell’Ambiente e Tossicologia alla St. Laurence University, N. Y., ideatore della Strategia Rifiuti Zero, e del dott. Franco Matrone, medico, portavoce della Rete dei Comitati Vesuviani nonché referente Rifiuti Zero Campania.
L’incontro sarà moderato dsa Francesco Catalano, giornalista de Il Mattino.
L’appuntamento è per abato 22 settembre alle ore 18, presso la sede del Forum dei Giovani a Palazzo Borsellino di via Marconi.
Rifiuti Zero è una strategia che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura.
Tale strategia viene sintetizzata in 10 passi
1) Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
2) Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
3) Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
4) Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5) Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
6) Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.
7.) Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli.
8 ) Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
9) Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
10) Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal porta a porta, diviene a sua volta trampolino per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
Tutto questo è raccolto in un libro, Zero Waste, prezioso compendio della storia e degli sviluppi della strategia internazionale.
L’autore,Paul Connett, ripercorre, insieme ai dieci pionieri fondatori, i successi di questo nuovo percorso di cambiamento ed indica come attuare concretamente i 10 passi per giungere ad una società a Rifiuti Zero.
I due maggiori esperti italiani, Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto, alternano la descrizione degli aspetti operativi con la “narrazione” di come l’avventura di Rifiuti Zero sia stata introdotta in Italia e si sia diffusa sempre più grazie alla campagna promossa da Ambiente e Futuro e da Paul Connett.
Il libro contiene anche la documentazione fondamentale su cui si basano i principi dello Zero Waste nonché la mappa dei comuni Italiani Rifiuti Zero ed un’essenziale rassegna delle “buone pratiche” da essi attuate.
Insomma, non solo una cassetta per gli attrezzi indispensabile per l’attivista rifiuti zero e per il difensore dei Beni Comuni, ma anche un libro facile e coinvolgente, con informazioni inedite per un lettore attento e desideroso di messaggi innovativi e positivi.