NAPOLI – Lunedì 22 ottobre, all’aula Pessina della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II, sita a corso Umberto I, alle ore 17.30, si terrà la presentazione del libro Il Contagio – Come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia, di Giuseppe Pignatore e Michele Prestipino.
Il volume, edito da Laterza, vede la prefazione di Gaetano Savatteri.
L’ incontro è organizzato da Giovanni Colangelo, Procuratore Capo di Napoli, in collaborazione dalla Facoltà di giurisprudenza della Federico II di Napoli, dalla Federazione delle associazione Antiracket e antiusura e dall’osservatorio sulla camorra e l’illegalità.
Al dibattito interverranno Lucio de Giovanni, presidente della Facoltà di Giurisprudenza, Tano Grasso, presidente onorario della FAI, Sergio Moccia, docente di Diritto Penale.
«Non c’è alcun pezzo di società che possa dirsi impermeabile al contagio mafioso. Tutti sono esposti al virus criminale, sia in Calabria che fuori dalla Calabria. Attenzione, questo non significa che tutta la società è contagiata, significa che è tutta esposta al rischio del contagio».
Con un’esperienza maturata alla procura di Palermo, Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino sono i magistrati che hanno portato in Calabria i metodi investigativi messi a punto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino contro Cosa Nostra. Con le loro indagini hanno rivelato la faccia torbida delle relazioni tra la ‘ndrangheta e il Paese ufficiale: non soltanto imprenditori e politici, ma perfino ufficiali dei carabinieri, magistrati e collaboratori dei servizi segreti pronti al doppio gioco per favorire le latitanze dei boss e gli affari delle cosche.
Un gioco pericoloso, dal quale la ‘ndrangheta è uscita spesso vincente, perché ha contagiato trasversalmente tutta la società. In queste pagine il racconto, curato da Gaetano Savatteri, preciso e puntuale, ricco di osservazioni, in presa diretta e con rivelazioni inedite, dei due magistrati, sulle ragioni per cui la ‘ndrangheta è riuscita a infiltrarsi anche nelle regioni più ricche d’Italia, come la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, con un sistema di colonizzazione rigidamente regolato: a Milano si guadagna, in Aspromonte si decide. Un sistema antichissimo capace di stare al passo con i tempi. Forse la sfida più difficile dello Stato, che impegna tutta l’Italia sulla frontiera di Reggio Calabria.
C.S.