In occasione della giornata mondiale per il risparmio, l’Associazioni di fondazioni e casse di risparmio (ACRI), in collaborazione con l’istituto di ricerca Ipsos, ha effettuato una ricerca sul tenore di vita della popolazione italiana in modo da controllare statisticamente l’impatto della crisi sulla vita, e le tasche, del paese.
L’indagine ha mostrato un netto peggioramento del tenore di vita italiano a tal punto da toccare il 26% aumentando del 5% rispetto al 2011 e del 7% rispetto al 2010. In diminuzione anche quelli che reputavano il proprio tenore di vita soddisfacente passando dal 5% del 2011 al 3% del 2012 esattamente la metà rispetto al 6% del 2010.
La crisi, quindi, sembra intaccare in modo consistente la vita degli italiani, ma l’indagine mette in luce altre statistiche ben più preoccupanti: rispetto al 2011, solo 25% degli italiani riesce a mantenere a livelli inalterati il proprio tenore di vita portando la quota a scendere del 3% rispetto all’anno precedente (28% nel 2011), lasciando invariato il dato del 2011 che vedeva il 46% mantenere a fatica il proprio tenore di vita. Ciò nonostante, sembra esserci fiducia per il futuro tanto che il 57% della popolazione preferisce investire a lungo termine piuttosto che sul presente, un aumento del 2% rispetto al 2011.
Tornando al presente, invece, vanno in calo anche i dati in merito alla soddisfazione personale con 1 italiano su 5 insoddisfatto della propria condizione passando dal 20% del 2011 al 22% del 2012 rincarando del 8% rispetto al 2010.
Sempre nell’indagine prodotta da Acri e Ipsos, è emerso che solo il 2% dei pensionati si ritiene soddisfatto della propria condizione mentre il 46% degli intervistati non si aspetta miglioramenti nel prossimo futuro
