Con il termine rubino si identifica la qualità rossa del corindone, quella di maggior pregio.
I rubini possono avere tutte le sfumature del rosso: si va dal rosato al porpora, al bruno, colorazioni determinate dai quantitativi di cromo e di ferro presenti nella gemma.
Il rubino ha una durezza inferiore solo al diamante, per cui è un minerale molto resistente.
Le gemme più belle si trovano nella regione di Mogok in Birmania, ma è la Tailandia il maggior fornitore di queste meravigliose pietre.
in Afgahnistan, Pakistan e Vietnam si estraggono i rubini di colore rosso intenso.
Il rubino più grande è il rubino”Rosser Reeves”che pesa più di 138,7 carati, ed è custodito nella Smithsonian Institution di Washington; è seguito dal “De Long” di 100 ct circa, che è conservato nel Museum of Natural History di New York.
Altre famose gemme rosse sono il “Peace Ruby” di 42 ct, il “Chatrapati Manick Ruby” di circa 40 ct, l’“Edwardes” di 167 ct, conservato nel British Museum di Londra; degno di nota anche un esemplare di ben 250 ct fatto incastonare nella corona di san Venceslao da Carlo IV del 1346 e un rubino birmano di 27,11 ct, attualmente conservati nel Museo Narodni di Praga.
La denominazione di questo pregiato corindone deriva dal latino rubeus , che vuol dire appunto rosso; ci racconta lo storico Plinio che secondo l’intensità del colore le pietre venivano suddivise in carbonchi maschi e carbonchi femmine,
Anticamente si credeva che avesse la proprietà di allontanare cattiva sorte, malocchio, fatture e malattie …
Beh, non sarebbe male ogni tanto indossare un bel rubino rosso intenso; come si dice: «Non è vero, ma ci credo!»
(Fonte foto: web)
Maria Anna Coletta