Tumori: sconfiggere il cancro al seno e ritrovare un bel decolleté

NAPOLI – “La ricostruzione protesica in senologia oncologica: esperienze a confronto” è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 23 novembre 2012 nell’aula Zannini della clinica Mediterranea di Napoli. Sconfiggere il cancro al seno è la prima vittoria per le pazienti, ma subito dopo c’è  un altro obiettivo: ritrovare un bel decolleté.
Per questo motivo nasce l’incontro durante il quale sarà firmato anche un protocollo. A sottoscriverlo chirurghi e oncologi campani e romani, con il supporto della Lilt, con l’obiettivo di stilare un iter univoco in chirurgia oncoplastica ricostruttiva.
Parteciperanno, tra gli altri, i direttori delle cattedre di Chirurgia plastica dell’Istituto dei Tumori di Roma, Roy De Vita, di Napoli, Francesco D’Andrea, di Salerno, Corrado Rubino, e il primario della Chirurgia plastica del Cardarelli, Roberto D’Alessio. «La ricostruzione mammaria – dice Thomas – è stata troppo spesso relegata in secondo piano lasciandola alla richiesta spontanea della paziente. Vedersi bene, attraverso la ricostruzione dell’organo perduto, è invece fondamentale anche per la stessa guarigione fisica. Con dei protocolli standardizzati vogliamo ridurre sprechi di danaro pubblico e nel contempo mettere fine a messaggi contraddittori che possano confondere le pazienti».
Durante il convegno si parlerà anche delle varie tecniche di ricostruzione, a cominciare da quella più utilizzata, la protesi, per arrivare a tecniche di nuova concezione come il lipofilling rigenerativo con cellule staminali. «Sono diversi – spiega Giuseppina Rosa Cortino, del dipartimento di Senologia della Mediterranea – i fattori di rischio per il tumore al seno: l’età, la familiarità, ma anche l’obesità e uno stile di vita con alto consumo di alcol e alimentazione ricca di grassi, i contraccettivi orali e la terapia ormonale sostitutiva, l’inizio precoce del ciclo mestruale e il relativo ritardo della menopausa, l’esposizione a radiazioni ionizzanti. Per una donnasono sempre di fondamentale importanza controlli e diagnosi precoce».
Il tumore alla mammella è ancora la prima causa di morte per cancro nel mondo per le donne al di sotto dei 55 anni ed è il secondo tumore al mondo per diffusione. I numeri fanno spavento. In Italia sono oltre 300.000 le diagnosi, con 40.000 nuovi casi ogni anno, circa 140 ogni 100.000 abitanti. E sono circa 11.000 i decessi all’anno. La Campania di certo non se la passa per niente bene: con circa 800 decessi ogni anno è la seconda regione, dopo la Lombardia, per mortalità da tumore al seno e sono 3.500 le campane che ogni anno ricevono una diagnosi. Ma l’obiettivo non può essere solo la guarigione fisica. Da qualche anno a questa parte la medicina guarda anche alla ricostruzione del benessere psicologico della donna che subisce un’operazione molto traumatica anche sotto l’aspetto estetico e, quindi, alla ricostruzione del seno.
(Fonte foto: web)