POZZUOLI – Dopo uno stop di tre anni, si riaccendono i riflettori sul cinema breve al femminile: A Corto di Donne, il festival di cortometraggi in programma a Pozzuoli dal 18 al 21 aprile 2013, giunto alla sesta edizione.
Sono circa 500 le opere iscritte di oltre 50 paesi del mondo. E non è casuale la scelta di organizzare la fase finale della rassegna a Palazzo Toledo, simbolo della rinascita flegrea e nuova sede della biblioteca comunale e del Polo Culturale della città di Pozzuoli.
«La vocazione sociale della rassegna - ha spiegato Giuseppe Borrone, direttore artistico – è confermata dai temi affrontati nei cortometraggi iscritti. Non solo commedie, ma tante storie che parlano di diritti negati e aspirazioni di popoli in lotta per la libertà. Dalla Palestina all’Iran, dai Curdi ai Saharawi, sul fronte internazionale. E largo spazio trovano anche i riflessi della crisi economica, sociale e del lavoro, che morde in Italia come nel resto del mondo. Il tutto filtrato e analizzato dallo sguardo delle donne, lucido e profondo».
«Tra le novità della sesta edizione – ha detto Adele Pandolfi, direttore artistico – c’è l’ampliamento della durata dei lavori eleggibili per il concorso, passata da 20 a 30 minuti. La decisione di anticipare da giugno ad aprile le date del festival, per un maggiore coinvolgimento delle scuole. Inoltre, sull’onda delle trasformazioni tecnologiche in atto, la possibilità di iscrivere online i cortometraggi, utilizzando le piattaforme preposte allinvio digitale dei film».
Un’autentica rivoluzione che ha consentito la partecipazione di registe dislocate nei paesi più remoti, dall’India a Singapore, dall’Australia all’Armenia, dall’Egitto al Marocco. Rossana Maccario della direzione organizzativa ha anticipato il nome dell’ospite d’onore della manifestazione: «Madrina della sesta edizione sarà il maestro Chiara Vigo, tessitrice sarda e ultima custode della tradizione della lavorazione del bisso, le cui opere sono esposte nei più prestigiosi musei del mondo».
«La manifestazione – ha detto Aldo Mobilio, direttore organizzativo – grazie al concreto sostegno di addetti ai lavori e istituzioni, Comune di Pozzuoli e Azienda Turismo in primis, vuole sempre più radicarsi nel tessuto sociale della città che la ospita, con il coinvolgimento delle scuole del territorio. Gli studenti degli istituti superiori flegrei saranno chiamati, infatti, a visionare e a premiare i cortometraggi in concorso».
È intervenuto anche l’assessore Franco Fumo: «È importante che questo premio sia organizzato in questo periodo in cui si auspica che venga fatta una giusta ed efficace legge per fermare il femminicidio. Tutti i giornali stanno parlando di questo fenomeno, e questa manifestazione può essere un grande momento di riflessione».
«Sono un po’ la madrina di questa rassegna – ha concluso il consigliere regionale Angela Cortese – Otto anni fa non c’erano tante donne nelle istituzioni. Oggi, invece, sono molte di più. È anche importante la presenza delle scuole in questa edizione grazie alla giuria popolare fatta da alunni. Alla presentazione ha partecipato anche l’attrice Nunzia Schiano.
Quattro le sezioni del concorso in cui saranno distribuiti i cortometraggi selezionati: fiction, animazione, documentario e videoarte. Una distinzione di stampo tradizionale, sempre più intaccata dalla contaminazione dei generi, che emerge in maniera prepotente anche nelle opere iscritte in questa edizione. A giudicare i lavori, e ad assegnare il premio al miglior cortometraggio per ciascuna sezione, saranno apposite giurie, formate da esponenti di prestigio del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura. Tra i giurati già confermati, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, la casting director Marita D’Elia, l’attrice Marta Bifano, il critico d’arte e storico del cinema Mario Franco, la regista e sceneggiatrice Barbara Rossi Prudenti, la saggista e critica cinematografica Matilde Tortora, il giornalista Ettore De Lorenzo, la video artista Alessandra Cianelli.
Sarà inoltre attribuito dalla direzione del festival un premio speciale al miglior cortometraggio italiano, individuato tra tutti quelli selezionati per la fase finale della rassegna. Palestra delle giovani registe che si affacciano al mondo del cinema, A Corto di Donne è stata nel tempo trampolino di lancio di numerose filmmaker che hanno in seguito esordito nel lungometraggio di finzione. Tra queste Paola Randi (Into Paradiso) e Susanna Nicchiarelli (Cosmonauta, La scoperta dell’alba), già ospiti in passato della rassegna. Il festival, organizzato dall’associazione culturale Quicampiflegrei e dal Coordinamento Donne Area Flegrea, si avvale della direzione artistica di Adele Pandolfi e Giuseppe Borrone, e della direzione organizzativa di Rossana Maccario e Aldo Mobilio.