Il teatro: Kan Ya Ma Kan

NAPOLI – Al Teatro Elicantropo  di vico Gerolomini giovedì 4 aprile 2013 alle 21 ed in replica fino a domenica 7 andrà in scena Kan Ya Ma Kan uno spettacolo scritto e diretto da Luisa Guarro, ispirato a Palestina Fiabe, a cura di Wasim Dahmash, e Fiabe dal mondo Arabo, a cura di Inea Bushnaq.
Presentato da Osservatorio Palestina, lo spettacolo è interpretato da Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Loretta Palo e Omar Suleman, che ne cura anche la consulenza culturale.
Il disegno delle luci è affidato a Paco Summonte; tecnico del suono  Paolo Petraroli;
progetto e realizzazione video Mauro Rescigno e Alessandro Papa; la scenografia è di Antonella Di Martino e Omar Suleman
80 minuti di tensione d’amore che spinge i personaggi delle fiabe arabe ad intraprendere i loro viaggi, durante le quali s’incontra, quasi sempre, il Ghoul, il mostro ripugnante, il non morto, divoratore di carne umana.
Come in un videogame, i viaggi sono articolati a livelli successivi, senza intervallo, ed ogni livello comporta il pericolo della morte o dell’allontanamento dall’obiettivo: l’incontro d’amore.
Il principe e la principessa, seppur mossi dallo stesso motore e dallo stesso fine, vivono però condizioni e storie assai diverse.
Il principe, eroe delle fiabe destinate alle tende degli uomini, incontra vari pericoli ai quali può opporre le sue virtù cavalleresche: la generosità, che sempre ripaga, la sensibilità che ne delinea un profilo poetico, il coraggio, l’audacia e la determinazione del combattente.
Per lui il Ghoul non rappresenta un vero pericolo, esso è, infatti, forza bruta facilmente soggiogata dall’intelligenza e dalla virtù.
Invece, i viaggi della principessa sono, spesso fughe, e se incontra il Ghoul, forza oscura e maligna, contro di lui non ha alcun’ arma: è indomabile ed imprevedibile, una fatalità nefasta.
Quest’analisi fa pensare immediatamente alla condizione di vulnerabilità della donna, soggetta al potere assoluto delle figure maschili, ma riporta anche alla condizione di vulnerabilità dell’uomo che, investito di quel potere assoluto, non può commettere errori e deve fare appello a tutte le sue virtù per non diventare un mostro disumano.
I protagonisti sono destinati a non incontrarsi mai, a non raggiungere il loro obiettivo d’amore, a perdersi nel loro deserto, ad affrontare un irrimediabile game over.
Inevitabilmente … a meno che non cada la neve nel deserto a catturare sguardi, che da secoli addormentati, approfittino del caso meraviglioso per incontrarsi una volta e per sempre.
(Foto: Ufficio stampa)