POMIGLIANO D’ARCO – Geologi a confronto sullo stato di salute del territorio campano lunedì 10 Giugno alle 17 al Feltrinelli Point di via Roma.
Nel corso della conferenza i geologi illustreranno le opere di ingegneria naturalistica realizzate di recente nell’ambito della mitigazione del rischio idrogeologico; al convegno è prevista la presenza di Francesco Peduto, presidente dei Geologi campani.
L’impegno dell’Ordine campano per fronteggiare il dissesto idrogeologico, puntare sulla prevenzione , rilanciare con forza la categoria dei geologi è costante. Si punta sull’istituzione dei presidi territoriali pronti a valorizzare la figura del geologo “ sentinella” del territorio.
Non si è più all’anno zero, ma la questione da evidenziare è che è dall’Unione Europea che deve arrivare un grosso aiuto per mitigare la fragilità geologica del territorio.
Giuseppe Doronzo, segretario dell’Ordine dei Geologi della Campania, ha infatti dichiarato: « Il rischio idrogeologico è un problema che riguarda gran parte dei Paesi europei anche se l’Italia ha una fragilità geologica insita nel territorio nazionale. Abbiamo chiesto all’Europa, attraverso la Regione, che si possa mettere nelle linee di finanziamento europeo non solo la progettualità , non solo la realizzazione di opere infrastrutturali ma anche la loro manutenzione e questa richiesta pare stia andando in porto».
«I segnali provenienti dalla politica in questo momento sono positivi. Confidiamo moltissimo – ha proseguito Doronzo – in quello che può arrivare dall’Europa perché le risorse sono pochissime ed è necessario cercare di conseguire progettualità operative nell’ambito della mitigazione dei rischi idrogeologici.
Come geologi campani ci auguriamo che questo avvenga al più presto, confortati dall’impegno del segretario della Federazione Europea dei Geologi, il prof. Domenico Calcaterra, campano di nascita, che si sta battendo molto per la categoria».
«Come Ordine dei Geologi stiamo facendo molto nell’ambito della protezione civile preventiva – ha poi sottolineato Doronzo – firmando una convenzione con l’Assessorato regionale alla Protezione Civile per allestire presidi territoriali: squadre di Protezione Civile con gruppi di geologi che potrebbero intervenire in tempo reale. Attualmente stiamo formando geologi volontari che hanno dato la propria disponibilità».
L’Italia deve però sapere guardare oltre: è essenziale combattere il dissesto idrogeologico anche con « … piccoli interventi come sono quelli di ingegneria naturalistica – ha concluso Doronzo – con costi bassi ed aumento di mano d’opera e dunque di posti di lavoro».
(Foto: web)