"Casavatore Ars" chiude sulle note del tango

CASAVATORE – Casavatore, “Historia de un amor” è il titolo della kermesse che chiude la stagione estiva “Casavatore Ars”, organizzata dalla Pro loco, con il patrocinio del Comune, dedicata alla musica e in particolare al tango e al flamenco.
Un lungo percorso musicale guidato dal maestro Giuseppe Abbate al pianoforte, accompagnato al violino dal maestro Ciro Formisano e alla fisarmonica dal maestro Salvatore Torregrossa, che ha entusiasmato il pubblico dell’anfiteatro della biblioteca comunale.
I brani eseguiti, che spaziavano da Astor Piazzola a Carlos Gardella, abbracciando oltre due secoli di storia musicale, sono stati raccontati dal pianista Abbate prima con le parole e poi con i tasti del pianoforte, in un gioco di virtuosismi  e personalizzazioni musicali frutto di un trentennio musicale in giro per il mondo e soprattutto nel continente africano a contatto con i più importanti artisti jazz internazionali.
Senza discostarsi dal tango tradizionale, il trio non utilizza nell’esecuzione strumenti a percussione, bensì strumenti suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche, non ha potuto rinunciare alle pillole di “jazz improvvisation” inserite con maestria da Giuseppe Abbate nei flamenchi e nelle ballate tanghere al fine di arricchire un concerto classico, ma allo stesso tempo caratterizzato da elementi di originalità ed innovazione musicale, senza però mai tralasciare i bollori ardenti della passione e della sensualità tipiche del tango argentino.
«Nessuno di noi –  spiega il maestro Abbate –  potrebbe fare a meno del tango, che antropologicamente nasce seguendo gli istinti e gli amori dell’uomo, ed in particolare noi, gente del sud, siamo molto legati a questa musica da una secolare tradizione che vede delle spaventose somiglianze tra il tango argentino e la musica napoletana».
Soddisfatto il sindaco Sannino: «Uno spettacolo musicale meraviglioso dove il maestro Abbate, dopo le passate esibizioni all’insegna della musica classica prima e del jazz dopo, ora con il sensuale tango continua  nel solco della cultura tracciato dalla nostra amministrazione comunale che non si ferma davanti alla crisi che attanaglia il paese».