Ferragosto a Ravello immersi nella cultura di Villa Rufolo

RAVELLO – Villa Rufolo si conferma uno straordinario contenitore culturale, in particolare per le arti visive. Ferragosto rappresenta un’occasione per conoscere storia e bellezze del monumento in una indimenticabile gita fuori porta, lontano dal caos del turismo di massa.
Quattro sono le mostre visitabili: da quella itinerante di Mimmo Paladino, le cui opere, prevalentemente in bronzo, sono collocate tra i viali e i giardini. Qui, si incontrano alcune creazioni dell’artista beneventano: fra le colonne del chiostro della Villa, o raggruppate nell’antica sala da pranzo dove sono sistemate tredici sculture di medio formato.
Altri spazi espositivi di Villa Rufolo sono stati destinati alla mostra dedicata a Jean-Michel Folon, artista legato a doppio filo con Eni, sponsor principale del Ravello Festival. Allestita nei locali ai piedi della Torre Maggiore e visitabile fino all’8 settembre, l’esposizione ripercorre la produzione di un artista che ha segnato la storia dell’immagine dell’azienda. Dalla sua matita sono nati personaggi e mondi fantastici che hanno animato murales, film, iniziative culturali e artistiche. La mostra “Folon. I viaggi immaginari con Eni” testimonia la sensibilità di Eni al tema del rapporto tra industria e cultura.
Nelle sale superiori del monumento sono in esposizione anche alcuni preziosi esemplari del patrimonio storico del Teatro dell’Opera di Roma. Si tratta di abiti di scena, molti dei quali disegnati e realizzati negli anni ‘30 dal costumista Caramba (Luigi Sapelli). Accanto a questi sono in mostra – fino al 31 ottobre – altri cimeli come i costumi dello storico “Don Carlos” di Luchino Visconti e quelli prodotti per “Lohengrin” ed “Elsa”, l’abito del Duca di Mantova, indossato da Luciano Pavarotti nel “Rigoletto”.
Altro tassello del percorso espositivo è la mostra dedicata al compositore italiano Cesare Andrea Bixio inaugurata qualche giorno fa dal figlio Franco, da Pippo Baudo e dallo chansonnier Peppino di Capri, protagonisti di una serata sulle canzoni del Novecento. Con la mostra, il Ravello Festival celebra l’arte e il suo talento attraverso foto, suoni e ricordi. Opere d’arte e vecchi apparecchi radio, filmati d’epoca, microfoni di una volta rappresentano una testimonianza della storia musicale italiana. La mostra, che dopo Ravello farà tappa anche in alcuni capitali estere, è stata insignita con la medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
All’Auditorium Oscar Niemeyer è visitabile infine, oltre alla spettacolare istallazione dei “Testimoni” di Paladino, la mostra fotografica a cura di Mauro Cicchetti. Un secolo di curve eleganti in omaggio all’archistar brasiliana. www.ravellofestival.com. Per informazioni e prenotazioni 089.858422, boxoffice@ravellofestival.com.