TAURASI (BN) – Il Comitato di tutela del fiume Calore, il Centro di Educazione Ambientale “CEA TAURUS “ della rete INFEA della Regione Campania in collaborazione con l’associazione WWF Sannio nell’ambito del ciclo di incontri del costituendo Forum Ambientale dell’Appennino forumambientale.org promuovono al Castello marchionale sabato 11 e domenica 12 gennaio due giornate di confronto e approfondimento tecnico-scientifico sulla salvaguardia delle risorse naturali.
Durante il dibattito verrà presentato il dossier Stato delle acque in Irpinia e fiume Calore con l’obiettivo di coinvolgere Enti pubblici, imprenditori, associazioni e semplici cittadini per superare criticità e ripristinare il valore sociale ed ambientale del fiume Calore mediante il Contratto di fiume.
La terra e la gente dei paesini che vanno dall’Irpinia al Salernitano, dalla Puglia alla Lucania, vedono nuovamente emigrare i propri figli; i servizi primari, come quelli scolastici e sanitari; in un territorio che sembra essere destinato a spopolarsi e degradarsi chiudono le sedi di piccoli tribunali e uffici postali.
Discariche abusive e sversamenti incontrollati, esplorazioni petrolifere in aree sismiche e ricche d’acqua, eolico selvaggio ed elettrodotti, aree di ricarica dei bacini idrici a rischio, depuratori progettati ma mai entrati in funzione, emissioni industriali fuori norma, impianti a biomassa che diventano inceneritori: praticamente la distruzione del paesaggio ove invece dovrebbe essere posta in primo piano la tutela dell’Ambiente, agricoltura e turismo sostenibile.
Sono trascorsi quasi tre anni dalla prima ordinanza emessa dalla Provincia di Avellino e dai comuni rivieraschi di divieto di balneazione, pesca e prelievo per uso potabile e irriguo delle acque del Fiume Calore a causa dell’inquinamento da salmonella ed escherichia coli.
Gli attori di questa protesta hanno dunque raccolto dati ed informazioni in un report che da una parte evidenzia l’origine e la destinazione finale di queste acque, le opere in cantiere, dall’altra illustra la situazione in cui si trovano oggi sorgenti e fiume, quali sono i controlli sulle acque e quali le pesanti ricadute in termini economici e sociali.
Dopo aver rilevato le tante problematiche e preso atto della delibera della Regione Campania n. 452 del 22/10/2013 con oggetto Promozione contratti di fiume e di lago e diffusione carta nazionale dei contratti di fiume, si è ormai consapevoli che gli obiettivi di qualità delle acque fissati dalla direttiva 2000/60/CE possono essere raggiunti solo con importanti interventi settoriali.
È soprattutto necessario ricorrere a strumenti di gestione integrata e partecipata tra le diverse Istituzioni, i cittadini, associazioni e categorie.
Il Contratto di fiume coinvolge Enti locali e cittadini: è perciò uno strumento fondamentale per raggiungere risultati eccellenti in merito alla salvaguardia e valorizzazione del Bacino idrografico del fiume Calore.