GESUALDO (AV) – A Palazzo Pisapia di piazza Umberto I il critico d’arte Vittorio Sgarbi sabato 11 gennaio ha presentato il suo ultimo libro Il Tesoro d’Italia, un lungo viaggio attraverso il patrimonio artistico del nostro Paese.
All’evento, organizzato da Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’Agenzia per lo Sviluppo del Settore Agroalimentare delle Marche e originario di Gesualdo, insieme con gli ecorottamatori Verdi contro le trivellazioni petrolifere, ha partecipato il sindaco Domenico Forgione.
L’incontro è stato patrocinato dal Comune di Gesualdo.
Il critico ha illustrato Il Tesoro d’Italia, ed. Bompiani, ovvero il patrimonio artistico del nostro Paese e i suoi grandi capolavori noti e meno noti dal Medioevo al Rinascimento, da Benedetto Antelamo a Masaccio.
Il professor Sgarbi si è infatti soffermato ad ascoltare le ragioni dei comitati locali contro le trivellazioni e degli ecorottamatori irpini guidati da Pasquale Puorro.
«L’iniziativa – spiega Gianluca Carrabs, artefice ed esponente degli ecorottamatori con Pasquale Puorro del Consiglio federale dei Verdi – si inserisce in un ambizioso progetto culturale che si propone di risvegliare l’interesse della comunità irpina per le bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche. Si tratta di diventare sempre più consapevoli del prezioso patrimonio che abbiamo avuto la ventura -non sempre il merito – di ereditare dai nostri padri. In quest’ottica si è inserito anche l’incontro con il “Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia” per approfondire e ampliare il confronto sulla compatibilità ambientale delle trivellazioni petrolifere con i tesori di questa grande terra che è l’Irpinia. Per quanto ci riguarda impediremo con ogni mezzo lecito e con tutte le nostre forze l’ ulteriore distruzione e scempio del nostro territorio».
« È l’ acqua non il petrolio – ha ribadito con forza Sgarbi – la vera risorsa di questa terra. Come si fa a non capirlo?»
Ha sottolineato dunque il leader degli ecorottamatori Francesco Emilio Borrelli, membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi: «Siamo solo all’ inizio di una grande battaglia di civiltà ed in difesa dell’Ambiente. Il permesso di ricerca l’ha dato il ministero per lo Sviluppo Economico, ma sarà la Regione Campania ad avere l’ultima parola sulla possibilità per la Italmin e la Cogeid di far partire le trivellazioni alla ricerca di petrolio a poche centinaia di metri dal centro di Gesualdo».
La presentazione del libro Il Tesoro d’Italia ha dunque avuto una doppia valenza: culturale e di denuncia ambientale, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’annosa questione delle trivellazioni petrolifere che investono tutta l’Irpinia e che in base ai progetti presentati in Regione Campania dovrebbero partite proprio dal Comune di Gesualdo.
(Fonte e foto F. E. Borrelli)