NAPOLI – All’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino venerdì 31 Gennaio alle 16.30 si terrà la presentazione del libro La scrittura terapeutica di Sonia Scarpante.
Quando si affrontano malattie che portano grande sofferenza fisica ma soprattutto psicologica, molto importante è la forza d’animo che occorre per affrontare il dolore e l’angoscia verso l’evoluzione della malattia.
Sonia Scarpante, milanese di nascita, laureata in architettura, ha pubblicato il primo libro sull’argomento illustrando la propria autobiografia, Lettere ad un interlocutore reale; da qui altre pubblicazioni e l’attivismo sociale nel campo delle cure oncologiche con l’intento di trasmettere ad altri una metodica che le ha dato modo di vincere la sua battaglia.
Il tema, già trattato in altre pubblicazioni, fornisce lo spunto per un percorso terapeutico da affiancare alle terapie farmacologiche e fisiche per il trattamento di patologie oncologiche.
Il libro La scrittura terapeutica nasce da un percorso terapeutico della scrittrice, iniziato nel 1998 dopo la malattia oncologica.
L’autrice ha lavorato su se stessa tramite la scrittura e la lettura di testi per approdare ad un testo che si pone come antologia per i corsi di scrittura che conduce con enti locali e strutture sanitarie. Dopo aver lavorato per anni su se stessa anche attraverso diverse pubblicazioni ha applicato la stessa metodologia ai partecipanti del gruppo di lavoro e con loro ha realizzato questo testo che si avvale di forti testimonianze di vita. Il testo nasce come metodologia applicata ai gruppi di lavoro dove la scrittura diventa mezzo potente per la riconciliazione e per la solvenza di nodi interiori.
Lo Speaker ha posto alcune domande all’autrice.
Una descrizione di qualche caso particolare nel quale la Scrittura ha dato un tangibile riscontro del suo beneficio.
Molti casi annotati anche nel testo danno prova della grande catarsi che avviene per i rappresentanti del gruppo di lavoro e le testimonianze ne sono prova diretta. E poi non mancano grandi autori che ci insegnano quanto la scrittura possa aiutare la persona ad elaborare le prove più spiacevoli della vita come un lutto, una sofferenza acuta, una malattia, le fragilità esistenziali.
La sua esperienza personale in che misura ha contribuito alla nascita di questo libro?
La mia esperienza personale ha contribuito fortemente sulla formazione e alla nascita di questo testo. Bisogna innanzitutto imparare a lavorare su se stessi per accompagnare l’altro in un percorsi similari. L’empatia e la resilienza giocano a favore di questo lavoro comune. E la condivisione è il forte collante, dopo la scrittura, per riuscire ad entrare in se stessi senza pregiudizi o giudizi.
Come pensa si possa diffondere la pratica della Scrittura terapeutica?
La scrittura terapeutica è già pratica in atto perché si parla sempre più di medicina narrativa, di scrittura che cura, di umanizzazione della medicina. Ci sono enti preposti per avviare un percorso di conoscenza interiore, utile per sanare, e questi sono gli enti che fanno riferimento alla scuola, alla sanità, perché il bisogno è sempre più alto, le mancanze valoriali emergono sempre più. E ci sentiamo sempre più fragili anche perché fatichiamo a riconoscerci. La scrittura permette questa ascesa e questo riconoscimento.
Il target dei pazienti che ne possono beneficiare si può estendere anche ad altre patologie?
Il target si può estendere a tutte le patologie che parlano di sofferenza e di fatica del vivere da cui nessuno di noi è esente come ben emettono in evidenza le testimonianze citate nel testo. E anche per i giovani bisogna iniziare ad entrare nelle scuole affrontando queste tematiche.
Quali progetti per il futuro?
Progetti per il futuro tanti. Padre Sorge, mio caro amico e padre spirituale, mi invita sempre a realizzare in questi progetti la mia missione. Di non rinunciare mai ai temi etici e al valore delle esperienze umane che non sono quelle che noi osserviamo in modo superficiale nella nostra quotidianità. Ci sono, dietro a quegli individui, storie umane profonde, sentimenti vasti, fatiche incredibili. E in tutto questo non deve mai mancare il coraggio per affrontare, cadere e rialzarsi fiduciosi per fortificare il nostro animo. La vita è piena di ostacoli e ciò che misura la forza e il valore di un uomo è proprio quel rialzarsi con occhi aperti al futuro pieni, ancora, di speranza.
Ringraziando Sonia Scarpante per la sua disponibilità, resta un grande interrogativo aperto su quanto la forza d’animo è importante per superare i momenti difficili della vita.
Antonio Vitale