PORTICI – Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio poco dopo la mezzanotte gli abitanti della centralissima zona di piazzale Brunelleschi sono stati spaventati da un violento boato.
L’esplosione è avvenuta in via Cellini e ha interessato la famosa rosticceria Ca se magna e nun se pav gestita dalla famiglia dell’indimenticato Mario Merola.
La deflagrazione è stata devastante, ha distrutto completamente l’uscio dell’ingresso del locale situato affianco al garage del supermercato Euroesse piegando la struttura in ferro della serranda lasciando tutto intorno vetri rotti e calcinacci vari.
L’esplosione è stata talmente violenta che i detriti si sono sparsi per tutta la zona circostante, andando ad interessare anche le auto parcheggiate sul lato opposto della strada: una di esse oltre ad essere ricoperta di polvere presenta addirittura un vistoso foro sul vetro laterale, causato dalla penetrazione di un oggetto scagliato a forte velocità dall’esplosione. È stato un miracolo che l’esplosione non abbia interessato anche gli appartamenti del primo piano del palazzo situati proprio sopra il locale danneggiato.
Tutti i residenti della zona hanno raccontato d’aver avvertito un boato talmente potente da far tremare vetri e pareti dei loro appartamenti, ma non hanno visto fiamme.
In effetti da una attenta osservazione si notano i danni strutturali causati dalla violenta onda d’urto, l’ingresso principale è completamente distrutto: la serranda è stata rivoltata, gli scalini sbriciolati, l’insegna principale fatta in mille pezzi, ma il resto dell’interno del locale non presenta danni dovuti a brucature, non vi è nulla di carbonizzato o semplicemente annerito, sulle pareti è ancora ben visibile la “scenografia” che raffigura le immagini d’epoca di Sophia Loren e Giacomo Furia che hanno reso celebre il cinema napoletano nel corso della storia, rimaste praticamente intatte.
Insomma da una prima attenta osservazione sembra difficile pensare ad una fuga di gas, appunto per la mancanza di evidenti segni di bruciatura all’interno del locale; inoltre le condotte del gas si trovano nella parte secondaria della pizzeria, nell’area cucina di fianco l’ingresso principale: c’è un’ampia vetrata, per cui si può vedere chiaramente che non presenta alcun danno particolare. Nessun segno d’incendio, le pareti pulite, senza alcuna bruciatura!
Da questi indizi sembra dunque evidente che l’esplosione abbia interessato solo l’ingresso principale, e sembra difficile imputare l’accaduto ad una perdita di gas, anche perché l’esplosione non ha provocato un incendio.
Ovviamente tutte le ipotesi sono rinviate all’esito delle indagini degli organi competenti delle Forze dell’Ordine.
Quel che resta è lo sgomento per un episodio sconvolgente avvenuto in pieno centro cittadino, che risveglia antichi incubi mai del tutto sopiti sugli atti della criminalità organizzata locale.
(Foto by Francesco Bartiromo)
Francesco Bartiromo