NAPOLI – Nel foyer del Teatro Diana al Vomero domenica 2 febbraio si è tenuta una mattinata all’insegna della Cultura: la presentazione del libro di Gianni Mattioli Ai confini della surrealtà.
L’incontro condotto da Diego Paura, giornalista redattore del Roma, responsabile di redazione per gli Spettacoli che ha tracciato il percorso culturale ed artistico dell’autore fino a questo libro.
Gianni Mattioli proviene da una esperienza lavorativa nel campo delle riprese cinematografiche, televisive e teatrali; naturale l’evoluzione verso il racconto delle sue esperienze, che ha poi tradotto in scrittura, prima attraverso il giornalismo e successivamente attraverso la narrativa.
La sua ultima fatica letteraria Ai confini della surrealtà rappresenta un excursus su alcune scene di vita quotidiana vissuta nel centro storico di Napoli; infatti Mattioli racconta che da ragazzo viveva nella centralissima via San Biagio dei Librai, e si divertiva ad ascoltare i dialoghi ed i modi di dire del popolino che poi ha elaborato negli anni sotto forma di racconti che in questo libro diventano vere e proprie scene di vita quotidiana della nostra Città.
L’attore Mariano Rigillo ha letto uno solo dei brani presenti nel libro … ‘O killer … limitandosi solo a questo brano perché abbastanza lungo, ma altamente rappresentativo.
Più che una lettura si è trattato di una interpretazione magistrale: la caratterizzazione dell’attore ha sottolineato con la sua carica espressiva la goffaggine di questo killer in erba, personaggio principale del racconto.
La sala era gremita da un pubblico attento ed interessato; molti i personaggi del mondo letterario e dello spettacolo intervenuti, che hanno apprezzato gli interventi dell’autore e del moderatore, nonché la lettura del testo da parte di Mariano Rigillo che è stato il vero e proprio “mattatore” della mattinata.
Fra i tanti artisti presenti le attrici Susy Carratore e Lucia Oreto; gli attori Fulvio Pastore, Giacomo Rizzo, Michele Caputo, Giuseppe Giorgio ed il cantante Ciro Sciallo.
La lettura del testo e l’interesse del pubblico hanno stimolato la discussione sulla cultura teatrale e cinematografica a Napoli, facendo scaturire una “quasi” promessa da parte dell’autore, cioè di trasformare questo lavoro editoriale in un lavoro sceneggiato, magari un film o una serie di episodi, che possano rappresentare uno spaccato della vita popolare della Città di Napoli.
L’incontro si è concluso con i saluti dei relatori e gli applausi di un pubblico caloroso, con una miriade di foto ricordo a suggellare l’importanza di avere sempre più spesso a Napoli momenti di cultura come questo.
(Foto di Antonio Vitale)
Antonio Vitale