NAPOLI – Sono 34 ragazzi, tra bambini e adolescenti; suonano con passione; si divertono; hanno negli occhi la luce della spensieratezza e della speranza: sono i musicisti dell’orchestra sinfonica giovanile Sanitansamble.
L’ensemble è frutto di un progetto promosso dall’associazione Onlus L’Altra Napoli, fondata nel 2008 da Ernesto Albanese ed Eusebio Branca Pisano: l’ideale è quello di rinnovare socialmente Napoli, liberandola dalla violenza e dal degrado.
Il progetto, denominato Rione Sanità: ieri, oggi e domani, persegue il recupero urbanistico e sociale del quartiere, noto per la microcriminalità, il degrado e l’assenteismo scolastico. L’obiettivo è quello di sollevare dalla strada i ragazzi, attraverso la « … convinzione che la pratica musicale possa rappresentare una reale opportunità di allontanamento dal disagio affettivo giovanile e dalla devianza sociale».
L’Altra Napoli s’ispira all’operato pluriennale di Josè Antonio Abreu, un economista appassionato di musica, che ideò El Sistema: un metodo educativo basato sull’insegnamento della musica come mezzo di trasformazione culturale e di riscatto sociale per i bambini venezuelani.
Il metodo sostiene che: «L’immensa ricchezza spirituale che è propria della musica e che è insita nella sua essenza finisce per prevalere sulla povertà materiale. Quando gli insegni a suonare un bambino non è più povero, entra in una fase di progresso, acquisisce un livello di azione professionale che lo trasformerà in un vero cittadino».
I ragazzi della Sanità, che in principio non avevano alcuna cognizione di musica, sono stati selezionati in base alle loro qualità musicali e fisiche; poi, è stato attribuito loro uno strumento; sono poi stati preparati e sono seguiti assiduamente da 12 Maestri d’orchestra coordinati dal Maestro Maurizio Baratta, direttore artistico, e diretti dal Maestro Paolo Acunzo.
Si tratta di un vero e proprio percorso didattico e formativo mirato alla crescita personale di ogni soggetto. Infatti, i giovani sono educati all’ascolto della musica, allo studio, alla pratica quotidiana e alla cura del proprio strumento, sviluppando il senso della responsabilità; inoltre, grazie alla crescita delle loro abilità musicali e all’esibizione, acquisiscono autostima e gratificazione, imparando a relazionarsi con l’altro e ad essere motivo di orgoglio e di riscatto sociale per le proprie famiglie.
Invero il coinvolgimento dei genitori è grande: seguono il percorso dei loro figli e si sono appassionati a quest’iniziativa. I ragazzi frequentano assiduamente i corsi dalle sette alle nove ore a settimana – la percentuale di assenteismo è minima – esercitandosi anche a casa. Le specialità strumentali sono: violini, viole, violoncelli, contrabbassi, oboi, flauti traversi, clarinetti, percussioni.
Il progetto ha trovato la sua realizzazione anche grazie all’ausilio di padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità, che consente ai ragazzi di suonare nelle basiliche del quartiere. Difatti, l’orchestra si è esibita anche in chiese storicamente importanti di Napoli, come nella Cripta della Basilica di Santa Maria alla Sanità, permettendo così al pubblico di conoscere le bellezze architettoniche della zona.
I musicisti eseguono brani tratti da un vasto repertorio: dal popolare, al sinfonico, al sacro, al contemporaneo; mostrano un grande lavoro in team e suonano da solisti. Inoltre, compositori contemporanei come Veruska Graziano, Francesco D’Errico, Daniele Sepe e Gaetano Panariello, hanno scritto espressamente per la Sanitansamble.
I ragazzi vantano diverse partecipazioni artistiche, tra cui il premio letterario Napoli, Auditorium Rai a Napoli, Teatro Palladium a Roma, Auditoriumm Pietrasanta a Napoli, Foro Italico a Roma, Palazzo dei Priori a Perugia, Teatro San Carlo a Napoli, Teatro Delle Palme a Napoli, Auditorium Verdi a Milano.
Sanitansamble ha anche concertato con l’Orchestra Giovanile Junges Musikpodium di Dresda-Venezia nella Basilica di San Gennaro extra moenia a Napoli.
Le esibizioni fiori all’occhiello dei giovani musicisti sono state al cospetto del Presidente della Repubblica Napolitano con il brano Fratelli d’Italia di Mameli e alla presenza di Papa Francesco con O’ sole mio nella Sala Nervi in Vaticano.
Il Maestro Maurizio Baratta dichiara: «Non posso dire che, da adulti, saranno tutti musicisti affermati, ma ritengo che diventeranno persone a cui la musica ha insegnato a star bene insieme, a rispettare le importanti regole musicali, traslate nel quotidiano, e a divenire competenti ascoltatori della musica».
Tiziana Muselli