SALERNO – Le suggestioni di Il corpo e l’orto, la raccolta di liriche di Marco Amendolara pubblicata postuma per le edizioni La vita felice, rivivranno in occasione del reading a cura di Teatrazione Teatro, Teatro Grimaldello e Antonino Masilotti, che avrà luogo all’ Eco Bistrot di via Lungomare Cristoforo Colombo giovedì 10 luglio alle 20.
La manifestazione nasce dalla sinergia tra l’Associazione Marco Amendolara, la Rete dei Giovani per Salerno e l’Open class Università &Territorio a cura di Alfonso Amendola.
Il dibattito vedrà gli interventi di Alfredo Nicastri, presidente Associazione Marco Amendolara, Gianluca De Martino, direttore Eco Bistrot, Anna De Rosa e Alfonso Amendola coordinati da Gemma Criscuoli.
La tensione fra la furia gioiosa del corpo e il suo superamento attraversa le composizioni di Amendolara, tra gli ingegni più fertili che la Città di Salerno abbia prodotto.
In una dolente e luminosa riflessione sulla fragilità, la parola poetica diventa varco che si apre verso un altrove capace di sublimare il senso di vuoto che sempre incombe sullo spirito dell’artista, sensibilissimo agli echi e alle suggestioni di una natura ricostruita in un’ottica del tutto soggettiva.
In un’attenta disamina delle contraddizioni pulsanti dell’esistenza Il corpo e l’orto è il viaggio di un’anima che riscrive a ogni passo la propria storia, oscillando continuamente tra dissoluzione e rinascita.
Ha sottolineato Gemma Criscuoli: «Il corpo e l’orto può essere considerata la raccolta definitiva di questo autore perché affronta sotto tutti i punti di vista il concetto di limite un concetto caro a molti autori degno di nota che in Amendolara assume una freschezza espressiva che non è mai appannata dalla sua vasta cultura, che spaziava dal pensiero greco-latino agli autori francesi. Il limite può essere rimozione, glorificazione dell’attimo, prigionia e lo scrittore esamina ogni aspetto di questa problematica, fino a giungere a quella pace irrequieta sospesa tra dolore e conforto che rende il desiderio un prezioso momento conoscitivo».
(Foto di copertina: Marco Amendolara, opera di Anna De Rosa)