Rafa Nadal si conferma insuperabile sulla terra rossa di Parigi e diventa il primo giocatore a trionfare al Roland Garros per 5 anni di fila.
Nona vittoria su dieci finali giocate (nessuno ha mai vinto tanto nell’unico Torneo Slam su terra) e prima posizione nel ranking mantenuta, visto che Djokovic attuale n.2, vincendo avrebbe superato proprio il maiorchino. Resta lui il numero 1 nonostante le ultime 4 sfide tra i due siano andate a favore del campione serbo, l’ultima al Foro Italico di Roma.
Ma uno Slam è tutt’altra cosa e, quando si gioca 3 sets su 5, entra in gioco la resistenza mentale e soprattutto fisica: proprio quest’ultima ha pagato Nole che, dopo aver vinto il primo set si è fatto rimontare senza mai riuscire a rimettere la testa avanti nel punteggio.
Già nelle semifinali si era vista la differenza, con un Djokovic che aveva concesso, causa un calo fisico, un set al lettone Gulbis (sorpresa del torneo), andando poi a chiudere in 4; mentre Rafa demoliva lo scozzese Murray in 3 sets senza mai concedere una palla break. D’altronde sono le condizioni ambientali del torneo (oggi 27° con sole) ad essere favorevoli allo spagnolo: il suo diritto in spin risulta quasi ingiocabile per quanto rimbalza alto sulla terra resa leggera dal caldo secco.
Le prime palle break della partita, dopo una fase inziale di studio, sono per Djokovic che, dopo averne convertita una, si porta a servire per il match sul 5-3. Deve però annullare prima 2 palle del controbreak allo spagnolo, per chiudere 6-3.
Ad inizio del secondo set l’intensità scende leggermente: break e controbreak – prima Nadal poi Djokovic – tra il 6° e il 7° gioco. E’ questo il momento in cui il serbo comincia ad accusare il caldo e la stanchezza: dopo un raro gioco tenuto a zero, sul 6-5 lo spagnolo, che sente l’odore del sangue, strappa il servizio a Nole e va a vincere 7-5.
Sulla situazione di un set pari Nadal alza il ritmo e aggredisce: dopo lo scambio più lungo della partita strappa ancora il servizio al serbo e si porta sul 2-0; sul 4-2, in un game combattutisimo, (oltre 10′) in cui Djokovic scaglia la racchetta al suolo per la frustrazione, Rafa annulla una palla break con una volè in avvicinamento e va a servire per il set; il maiorchino chiude il terzo parziale 6-2 con relativa facilità (14 errori non forzati contro 5).
Il quarto set comincia con Djokovic in affanno: gioca colpi inoffensivi e non chiude mai lo scambio perdendo malamente il servizio e andando sotto 4-2.
La partita sembra possa avere una svolta quando Djokovic riprende mordente e piazza il controbreak che lo fa impattare sul 4-4. Ma sul 5-4 il serbo concede un matchpoint al servizio che, convertito grazie ad un doppio fallo – infastidito dall’urlo di uno spettatore “poco educato” proprio mentre si apprestava a servire la seconda – porta lo spagnolo a vincere 6-4 chiudendo il match 3 set a 1.
Rafael Nadal, premiato nell’occasione da Bjorn Borg (6 volte campione a Parigi), si dimostra veramente imbattibile sulla terra del Roland Garros (una sola partita persa in 10 edizioni dello Slam parigino) e aggancia Pete Sampras al secondo posto nella classifica degli Slam vinti. Adesso è a -3 da Re Roger che comincia davvero a vedere in pericolo il suo record.
N. supera Lendl (20a finale negli slam, 9a finale a Parigi con 8 vittorie)
Ultimi 4 incontri tutti x D. (Roma l’ultimo)
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Gianlorenzo Attanasio