Rifugi esistenziali e sfumature sentimentali

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Positano, sole, mare e culturaPOSITANO – La rassegna letteraria Positano 2014 Mare, Sole e Cultura, dedicata al tema Libertà dei corpi e potere delle anime, prosegue la XXII edizione con due imperdibili appuntamenti in programma il 22 e il 23 luglio.
Martedì 22 luglio alle 21 sulla Terrazza Hotel Marincanto Marcello Veneziani, autore di Anima e Corpo (Mondadori) e Domenico De Masi, autore di Mappa Mundi (Rizzoli), intraprenderanno un percorso alla scoperta dei rifugi esistenziali elaborati dall’individuo tra le contraddizioni dell’animo umano per affrontare la quotidianità e prepararsi alle sfide offerte dal futuro.

Se da un lato Marcello Veneziani si addentrerà tra le pieghe dell’anima intesa come rifugio leggiadro nella vaghezza, interrogandosi su quel che resta di ciò che si vive e che si fa, e cosa portare in salvo, dall’altro Domenico De Masi si interrogherà sulle categorie mentali che abbiamo ereditato dall’epoca industriale, provando a spiegare quell’esigenza sempre più evidente di un mondo nuovo consapevole e solidale, e l’urgenza di un nuovo modello di vita capace di orientare un progresso che, privo di regole e di scopi, risulta sempre più insensato.

Alla fine, ridotti all’essenziale, non siamo che anima e corpo. L’anima è il nostro cielo, il corpo è la nostra terra. Se tutto fuori crolla, muta, si spaesa, l’ultima casa che ci resta, la più esile e la più duratura è l’anima, rifugio estremo, spalancato sul precipizio dello svanire. Lo scopo di questo viaggio nel cuore della vita è semplice, chiaro ed essenziale: rianimare il corpo, incarnare l’anima e ritrovarla al centro dell’esistenza per non finire in balia del corpo, del tempo e della morte.

Sentiamo crescere intorno a noi e dentro di noi l’esigenza di un mondo nuovo consapevole e solidale, l’urgenza di un nuovo modello di vita capace di orientare un progresso che, privo di regole e di scopi, risulta sempre più insensato. Ma a chi tocca l’onere di elaborare questo nuovo modello? Ne esiste già un embrione da qualche parte? Domenico De Masi avvia un’analisi a tutto campo dei modelli di vita elaborati dall’uomo nel corso dei secoli, dei sistemi sociali, culturali, religiosi creati per rispondere alle sfide dell’esistenza.

La rassegna proseguirà mercoledì 23 luglio alle 21  a Villa Treville con il regista Ferzan Ozpetek, autore di Rosso Istanbul (Mondadori),  che insieme alla giornalista Titta Fiore, si addentrerà tra i paesaggi di Istanbul. Rossa come i melograni, come i vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti sul Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di una madre molto amata, Istanbul si trasforma nel palcoscenico di un amore che non conosce età, paese, tempo, ragione, differenze di sesso. Che sceglie e basta.
Tutto comincia una sera, quando un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul, dov’è nato e cresciuto. L’improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre, misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni dopo; della nonna, raffinata «principessa ottomana»; delle «zie», amiche della madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E, ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su un muro.
Ferzan Ozpetek tratteggia una personale dichiarazione d’amore alla sua città: Istanbul. Rossa come i melograni, come i vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti sul Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di una madre molto amata.
I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono. Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul può accadere qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Tra caffè e hamam, amori irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Una storia romantica, imprevista e nostalgica che racconta di un regista, di una città e di un ritorno.
La rassegna Positano 2014 Mare, Sole e Cultura si concluderà giovedì 24 luglio alle 21 a Villa Treville con il regista Giuseppe Tornatore, il giornalista e scrittore Antonio Monda e lo scrittore noir Andrea G. Pinketts, che analizzeranno le molteplici idiosincrasie dell’animo umano attraverso il racconto di voluttà nostalgiche.
Per maggiori informazioni: info@deliacultura.it  – www.deliacultura.it337 862647 -089 250980