POLLENA TROCCHIA (NAPOLI) – Si è partiti da una tombolata in piazza Amodio e si è finiti con le mani nella sabbia vulcanica: è il nuovo respiro dell’Apolline project, attivo dal 2004 nello scavo, conservazione e valorizzazione dei siti archeologici di Neapolis e Nola.
È bastato un semplice gioco da tavola promosso dalla Confesercenti e da Antonio di Sapio, giovane imprenditore componente della Giunta provinciale della Confesercenti di Napoli, per raggiungere la non poco rilevante cifra di 8 mila euro.
Può così ripartire il «progetto di ricerca multidisciplinare sul “lato oscuro” del Vesuvio, ossia il versante settentrionale del vulcano», e, in particolare, il restauro del sito archeologico di Pollena Trocchia, area portata alla luce nel febbraio dell’88 e subito ricoperta da una discarica abusiva della camorra.
Diventa ora lo scavo integrale delle terme romane di Pollena il nuovo progetto-bandiera, concentrandosi su un complesso costruito sopra le ceneri dell’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C., probabilmente databile al II secolo d.C.
Ferdinando Simone, responsabile «Apolline project», commenta la generosità di coloro che hanno permesso il rinvigorimento dell’iniziativa: «Il contributo da noi ricevuto, appare ancora più importante perché proviene da gente comune e imprenditori sensibili. A questo proposito vorrei invitare tutti a partecipare alla visita guidata e brindare insieme, augurandoci un futuro migliore».
Si riferiva certamente all’evento che lui stesso ha voluto organizzare per ringraziare l’appoggio cittadino che si è svolto sabato 20 settembre, una visita guidata al sito.
Ma è l’amore per la cultura e la passione per l’archeologia ciò che davvero unisce i numerosi professori e studenti – di cui circa la metà da università britanniche (e in particolare della prestigiosa University of Oxford) – dagli Stati Uniti e numerosi Paesi di tutto il mondo che ogni giorno offrono il loro contributo per la riscoperta di un’area che può essere giustamente considerata un vanto per tutto il territorio Campano.
Fabiana Stornaiuolo