CERCOLA (NAPOLI) – Un inizio di anno scolastico nel segno della solidarietà e della tolleranza con l’iniziativa “Chiamati alla pace”, promossa dall’istituto comprensivo “De Luca Picione Caravita” di Cercola che ha scelto di dedicare l’avvio delle sue attività ai bambini coinvolti nei conflitti mondiali. «Quelli che – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori – vorrebbero andare a scuola ma non hanno la possibilità di farlo perché nati in paesi in guerra come Ucraina, Siria, Palestina ed Israele. Ad esempio, secondo i dati delle Nazioni Unite, ad oggi, ci sarebbero circa 1500 nuovi orfani nella Striscia di Gaza, il territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto dove, dallo scorso luglio, è in corso solo l’ultima offensiva di un conflitto lungo 27 anni. Bambini sacrificati e strumentalizzati cui è rubata l’infanzia in nome di una lotta sanguinosa che, in due mesi, ha provocato più di 2000 morti e 11000 feriti, oltre alle evacuazioni di massa ed alla distruzione di case, luoghi di culto, cimiteri ed ospedali».
In tanti, lunedì mattina, hanno risposto all’appello partecipando alla marcia pacifica che ha portato in strada prima gli alunni dei plessi di Corso Riccardi, poi, di Caravita in un trionfo di colori, suoni ed emozioni. Alla manifestazione pubblica, nata da un’idea dell’insegnante Maria Cioffi, ha aderito anche l’amministrazione comunale con la partecipazione del sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Luigi Di Dato. «Affiggere anche al balcone del Comune il simbolo universale della pace, per lo più realizzato dai bambini, ha un forte valore simbolico – ha commentato il primo cittadino. Testimonia la volontà di provare ad amministrare la cosa pubblica con rispetto e convivenza civile».
«Ogni circolo – ha affermato la dirigente scolastica, Mariarosaria Stanziano – ha realizzato un proprio simbolo in segno di attenzione verso la tematica dei diritti dell’infanzia, troppo spesso calpestati e disattesi. L’ondata di inaudita violenza, esplosa in più parti del mondo negli ultimi mesi, non fa che peggiorare le condizioni di vita di migliaia di bambini cui è negato il diritto all’istruzione. Noi da parte nostra abbiamo in programma altre iniziative che testimonino la vicinanza a tutti quei bambini che, purtroppo, possiamo raggiungere solo attraverso un volo simbolico di mani che, oggi, abbiamo affidato ad un gruppo di palloncini colorati».
«Abbiamo scelto di iniziare il nostro anno scolastico dedicandolo simbolicamente ai bambini che a scuola vorrebbero andarci ma non possono – ha aggiunto la promotrice di “Chiamati alla Pace”, Maria Cioffi – e che, da portatori di pace, diventano spesso vittime innocenti delle guerre. Il nostro gesto si colora di speranza, di quei colori dell’arcobaleno che sono divenuti i colori universali della pace».
Assia Filosa