PORTICI (NAPOLI) – Nel chiostro del Convento dei Frati Minori di Sant’Antonio da Padova di via Università c’è una porticina dai cancelli lavorati che riporta una delicata immagine dalle tinte pastello: un angelo che suona la cetra. È il luogo dove ha sede “La Cetra Angelica Onlus”, un’associazione nata nel 2007.
Il suo operato è aperto al servizio di tutti, in particolare dei più bisognosi, ed ha come finalità « … la realizzazione di attività educative, culturali, sociali, economiche, sportive e ricreative che promuovano la solidarietà e la crescita umana, sociale e culturale della persona».
Tra le sue numerose iniziative corsi di formazione, concerti, pranzi di solidarietà, convegni e seminari, itinerari turistici, “Giugno al chiostro” – rassegna di eventi in onore al Santo di Padova – ed edizioni di libri. Molti i progetti dedicati ai bambini: “Il dono della vacanza”, campo estivo; “Sala giochi oratorio” e “G&G – Giochi in giardino”.
Il presidente della Cetra, nonché padre superiore del cenobio francescano e rettore della Capella Reale, fra’ Bernardino Fiore, con molta disponibilità ha risposto alle domande di Lo Speaker.
Padre Bernardino è una persona che possiede un’immensa e profonda ricchezza spirituale e le sue parole trasmettono una grande sensazione di pace.
Qual è stata l’ispirazione per la scelta del nome dell’associazione?
L’ispirazione è nata dalla figura di San Francesco, che amava la musica. L’intuizione del nome è tratta, nello specifico, dalla “Leggenda antica perugina”: durante una notte, il Santo udì il suono melodioso di una cetra pizzicata da un ignoto musicista. Francesco, in ciò, vide l’opera del Signore che gli aveva voluto offrire una soave consolazione.
Come si è sviluppata nel tempo “La Cetra Angelica Onlus”?
Inizialmente La Cetra Angelica era un semplice gruppo di persone che volevano vivere l’esperienza francescana. In seguito, ha voluto connotarsi come Onlus per realizzare il sogno che la sola comunità parrocchiale non poteva consentire: la promozione del territorio nello spirito cristiano. L’evangelizzazione, operata dalla Cetra, è promozione umana perché educa il corpo e l’anima. Infatti, educando l’uomo si educa anche la sua anima, donandogli un indirizzo di Vita.
Com’è strutturata La Cetra?
È costituita da un presidente, dal consiglio direttivo e dall’assemblea dei soci. Questi ultimi sono i volontari dalla parte attiva. Parliamo di un volontariato non tanto predicato, ma praticato. La Cetra è anche regolata da uno statuto. Le decisioni vengono prese collegialmente ed in base alla disponibilità dei soci.
Come si sostiene economicamente l’associazione?
Si sostiene con il 5 per mille che ha finalità sociale di compensazione dove l’intervento dello Stato non può arrivare. Opera in una struttura in cui i frati nulla chiedono per la sua attività, offrendo la disponibilità degli spazi. Potremmo definire La Cetra una felice combinazione tra l’apporto conventuale e la Onlus che opera per gli obiettivi citati.
Quali saranno le iniziative proposte quest’anno?
Dopo la festività di San Francesco, il 7 ottobre definiremo il calendario dei progetti. A partire da ottobre riproporremo i corsi d’informatica, inglese e giornalismo ed inseriremo nuovi corsi: “Storia del Cristianesimo” e “Cristologia”. Abbiamo anche in programma la visita guidata al Convento e alla Cappella Reale ogni secondo sabato del mese a partire dall’11 ottobre.
Come mai la scelta di un corso dedicato proprio al giornalismo?
Il giornalismo è un mezzo mediatico, d’informazione. Il suo obiettivo è di informare in modo corretto e professionale. Oggi Cristo evangelizzerebbe con i mezzi di comunicazione. Parlare di Dio oggi è difficile. «Puoi parlare di Dio se conosci Dio», sosteneva il teologo Barth: affermava che in una mano si doveva avere la Bibbia, cammino spirituale dell’uomo e rivelazione della passione di Dio per lui, mentre nell’altra mano si doveva tenere il giornale. Ciò significa che la Bibbia illumina il fatto e il fatto trova risonanza nella Bibbia.
Quali sono gli obiettivi dei nuovi corsi?
“Storia del cristianesimo” permetterà ai futuri discenti di poter fare una riflessione ideologica accompagnata da una conoscenza storica e teologica sulla Chiesa. “Cristologia” consentirà una riflessione sulle vicende che hanno segnato la figura di Cristo. Saranno invitati esperti per la conduzione dei corsi.
Come saranno organizzate le visite al Convento?
Le visite spazieranno dalla struttura conventuale ai contenuti. In ogni appuntamento si approfondiranno tematiche diverse: il fondo antico del cenobio, e di volta in volta i diversi beni artistici e culturali come i lectionarii, le reliquie, ecc.. Il Convento in questo modo si svelerà nuovamente al territorio. La sua struttura incarna l’ideologia francescana: il chiostro è aperto a tutti e le piccole celle sono solo un luogo di sosta, perche i frati sono itineranti. È in nome di quest’ideologia che i beni sono conservati nel Convento, perché i frati ne diventano custodi oltre che affidatari.
Verso quale finalità si esplicano le visite?
Verso l’obiettivo di una promozione sociale e culturale del luogo. Scoprire i beni culturali ed artistici significa scoprire un territorio. Il territorio è così devastato perché ha dimenticato la storia che ha alle spalle. Conoscerne la storia e le ricchezze consente alle persone di radicarsi al proprio territorio.
Mi può racchiudere in una sola espressione l’essenza e l’operato di “La Cetra Angelica”?
È un modo tra le diverse esperienze francescane d’interpretare l’esempio di San Francesco oggi.
« … ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore ed umiltà potrà costruirlo … e le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi». (dalla “Canzone di San Damiano”)
Tiziana Muselli