SHANGAI – In campo per i quarti dell’Atp di Shangai. Il programma si è aperto con il numero 6 del mondo Tomas Berdych contro il francese Gilles Simon, che ha eliminato al secondo turno Stan Wawrinka.
È Berdych (che non aveva ancora concesso palle break nel torneo) a perdere il servizio in apertura, ma si rifà sotto nel quarto game impattando 2-2. Il croato annulla poi due palle break sul 2-2 e una terza, grazie ad un ace sul 4-4, ma è molto nervoso e raccoglie pochissimo con la seconda. Il francese si guadagna il tiebreak grazie a due errori col diritto di Berdych , su altrettanti set point. Il croato completa il disastro con un doppio fallo sul 2-2 e servizio al tiebreak, e va sotto di un set (7-4 il punteggio).
Nel secondo set ci sono meno errori da parte di entrambi e lo spettacolo ne beneficia: è equilibrio fino al 4-4, quando Berdych conquista il break: il croato va a servire per il set e chiude 6-4. Nel parziale decisivo non c’è storia: il croato ha speso molto e deve capitolare concedendo un sonoro 6-0 al francese dopo 2 ore e 28 minuti.
Il francese se la vedrà in semifinale con Feliciano Lopez che ha sconfitto il 32enne russo Michail Youznhy (che non aveva mai vinto una partita in carriera a Shangai) e che aveva eliminato prima Nadal e poi l’americano John Isner. La partita si gioca su pochi punti e ognuno cerca di impostare il suo gioco: Lopez manovra con il rovescio slice, mentre il russo cerca la potenza soprattutto con il lungolinea di rovescio. Lo spagnolo perde il servizio sull’ 1-1 ma con un punto spettacolare (pallonetto, veronica, recupero e controrecupero), ristabilisce la parità sul 2-2. Youzhny fatica di più a tenere il servizio ma nonostante questo, grazie al break ottenuto sul 5-5 si porta a servire per il set, chiudendo 7-5.
Nel secondo parziale, dopo il break Youznhy sul 2-2, c’è il momento chiave del match: nell’ottavo gioco un punto incredibile perso da Youznhy, che chiude in spaccata dopo aver rincorso la palla in ogni angolo del campo, apre un parziale di 17 punti a 4 per lo spagnolo che prima ottiene il controbreak e poi conclude 6-4.
Nel terzo set Lopez strappa il servizio a Youznhy portandosi 3-1. Ma quando deve andare a servire sul 5-3 per il match, va incredibilmente sotto 0-40 e si fa breakkare grazie ad un doppio fallo. Subito però sul servizio del russo ottiene e converte il match point chiudendo 5-7/ 6-4/ 6-4 in 2 ore e 3 minuti.
L’altra semifinale vedrà di fronte Roger Federer e Novak Djokovic in quella che sembra a tutti gli effetti una finale anticipata. Il serbo se l’è dovuta vedere contro lo spagnolo David Ferrer, numero 5 del ranking Atp, e per lo spagnolo, Nole si è confermato autentica “bestia nera”: 6-4, 6-2 e undicesima sconfitta su 11 confronti tra i due.
Primo set di grande intensità con lo spagnolo che, infaticabile, risponde colpo su colpo. Dopo il break subìto da Ferrer in apertura, è il decimo gioco ad essere decisivo: Djokovic deve annullare due palle del controbreak e vedersi annullare 3 set point, prima di chiudere 6-4. Anche nel secondo parziale, break in apertura per il serbo e il morale dello spagnolo crolla: non potrà evitare l’ulteriore break e l’ennesima sconfitta contro il n.1 del mondo.
Lo svizzero, 17 volte campione Slam, sfidava invece Julien Bennetteau in quella che si preannunciava una sfida di fioretto. Primo set all’altezza delle aspettative con un gioco spettacolare d’altri tempi e tanti colpi per palati fini; concluso solo al tiebreak dove Federer regola 7-4 il francese. Nel secondo parziale lo svizzero si trova davanti un giocatore che ha speso molto ed è consapevole che non è stato sufficiente: s’invola prendendo il comando del gioco e chiudendo agilmente con il punteggio di 6-0 in un’ ora e 9 minuti.
Gianlorenzo Attanasio