NAPOLI – L’ottava giornata di campionato è segnata dal volto scuro di Garcia, visibilmente amareggiato forse per la prima volta dall’inizio della stagione: il pareggio d’oro per i blucerchiati è dannato per i giallorossi che, pur giocando meglio sotto il piano tattico, pagano vari episodi sfortunati sotto la porta dei padroni di casa, vedendo così allungarsi la distanza dalla capolista.
I bianconeri in casa disputano una partita che assomiglia più a una passeggiata in campo che recita il motto del tornaconto economico: ottenere il massimo risultato compiendo il minimo sforzo. Senza creare spettacolari giocate segnano due reti (Vidal 32’; Llorente 64’) contro un Palermo troppo vittimista fin dai primi minuti.
Reduce dalla pessima prestazione in Europa League, il Napoli cerca in tutti i modi di farsi perdonare e ci riesce fin troppo, travolgendo il Verona 6-2: dopo una piccola defaiance al primo minuto di gioco (gol di Hallfredsson) è una doppietta di Hamsik a chiarire la situazione, sebbene c’è chi affermava non giocasse nel ruolo giusto. Il pareggio di Nico Lopez mette in subuglio la pressione arteriosa partenopea, ma un ritrovato Higuain fa esplodere il San Paolo grazie a una splendida tripletta e anche Callejon non manca di timbrare il cartellino dei gol.
I rossoneri falliscono l’impresa di raggiungere il terzo posto: una gara equa è confermata da un pareggio ( De Jong 25’; Ilicic 64’) che favorisce certo di più la Fiorentina, ma mostra le medesime qualità di forza fisica e carattere attuate in campo.
La Lazio conquista la sua quarta vittoria consecutiva con le reti di Biglia al 15’e di Klose nella ripresa che dimostra la superiorità offensiva dei padroni di casa su un Torino che aveva sperato nell’ ics finale dopo la rete di Farnerud al 53’. La Curva Nord ricorda i tifosi romanisti padre e figlio tragicamente morti dopo Roma-Bayern : «Oltre i cuori, ciao Stefano e Cristian».
Donadoni in casa Parma vive l’ennesimo incubo sconfitta, la settima in otto gare e sprofonda negli abissi della classifica. Un match equilibrato per quanto riguarda il possesso palla regala a un attento e compatto Sassuolo la prima non certo facile vittoria in campionato ( Floccari 20’; Acerbi 24’; Taider 52’). Cassano segna il gol della bandiera al 78’.
Il Chievo pur sapendo approfittare di un Genoa lento e confuso nel primo tempo grazie alla rete di Zukanovic (36’) non riesce a vincere in casa da Maggio. Il Genoa riconferma di fare meglio da ospite che in casa e di essere ancora troppo dipendente da Matri (gol 27’del 2°tempo). Buona prestazione di Pinilla che è bravo a farsi perdonare il rigore sbagliato portando in vantaggio la squadra a pochi minuti dal finale.
L’Empoli paga a caro prezzo il momento di black out della prima mezz’ora di gioco. Il Cagliari ne approfitta subito dopo (Sau 31’; Avelar 36’e 38’rig.). I toscani sono storditi e subiscono ben 23 falli, atteggiamento che non impedisce ai sardi di aggiudicarsi il match: mantenendo comunque alta la difesa è il centrocampista Ekdal a chiudere la storia al 46’.
Nonostante la sua non più tenera età di attaccante, Totò Di Natale non manca di stupire i friuliani e li fa esultare già dal 5’minuto: scaltro “borseggiatore” di un incantato Carmona.Thereau raddoppia prima che si torni negli spogliatoi e nella ripresa non serve a Colantuono mettere Maxi Moralez alle spalle di due punte centrali.
L’ Inter ospite del Cesena fa tirare un sospiro di sollievo a Mazzarri grazie alla rete di Icardi su calcio di rigore alla mezz’ora di gioco, decisione immediata di Mazzoleni su fallo di Leali. I bianconeri presi dal panico guardano e tirano palle impacciate.
Nina Panariello
(Foto: Ansa)