NAPOLI – È bufera all’Università degli Studi Federico II a causa delle innumerevoli inefficienze dell’Ateneo che nonostante le tasse sempre in aumento non offre tutti i servizi di cui dovrebbe disporre. Ecco perché gli studenti anche e soprattutto matricole redigono petizioni su petizioni per mettere al corrente chi di dovere dei problemi che affliggono la prestigiosa università.
Uno di questi è l’orario troppo ridotto in cui le biblioteche – che tra l’altro sono anche maltenute – sono a disposizione degli studenti. Si richiedono quindi tempi di apertura più lunghi e una maggiore manutenzione. Ultimamente è stato anche chiesto da molti che la struttura universitaria rimanga aperta di sabato per poter usufruire della biblioteca e delle sale studio.
Un altro problema certo non di minore importanza è il sovraffollamento delle aule. Perché agli studenti vengono destinate aule che riescono a dare posti solo a metà di loro? Quasi una lotta per la sopravvivenza: chi arriva prima occupa il posto per sé e per gli amici di corso non ancora arrivati, creando così forti polemiche. Tutti gli altri invece devono accontentarsi di star seduti per terra, sulle scale o addirittura accampandosi sui davanzali delle finestre. Incredibile ma vero, e questo certo non è conforme alle norme di sicurezza che ovviamente in queste circostanze sono del tutto ignorate.
È giusto che un pendolare che si sveglia all’alba per poter seguire le lezioni debba trovare un ambiente così caotico e disagevole?
Ma i disservizi non finiscono qui: microfoni rotti, finestre bloccate, assenza di L.I.M. (Lavagne Interattive Multimediali) … Ci si chiede quindi che fine facciano i soldi pagati per le tasse.
Un gruppo di matricole della facoltà di lettere moderne si è riunito fuori la segreteria dell’Ateneo nella sede di Porta di Massa per discutere di questi problemi, in primis del sovraffollamento proprio col direttore, il quale però non è sembrato altrettanto collaborativo, limitandosi a dire che nessuno può sapere quante saranno le persone ad iscriversi e che l’anno precedente quelle aule erano state sufficientemente capienti per tutti.
Anche volendo dare per buono quanto ha detto, nonostante che il sovraffollamento si verifichi da anni, ora che la questione è stato resa nota non può essere risolta? A quanto pare no, visto che da quel giorno e cioè dal 20 ottobre la situazione è rimasta invariata.
Quello tra l’altro è stato un giorno particolare: si è verificata anche la sospensione delle lezioni – durata fino al 31 ottobre – in alcune aule della sede centrale della Federico II, tra cui quella di Lettere moderne, destinate alle sedute di laurea.
Anche questa decisione ha fatto levare non poche lamentele da parte degli studenti: ora che i corsi sono ripresi non si sa quando e in che modo le lezioni saranno recuperate.
Tra le opzioni c’è quella di inserire altre ore di recupero durante la stessa giornata senza lasciare agli studenti neanche il tempo di poter mangiare, oppure far proseguire i corsi fino a gennaio spostando conseguentemente le date delle prime sedute d’esame, rischiando di farle coincidere con l’inizio del secondo semestre.
Per le aule troppo piene invece nonostante le continue istanze non è stata data risposta.
Insomma nessuna soluzione che risolva i problemi senza crearne altri. Alla fine dei conti gli unici ad essere penalizzati sono solo e sempre gli studenti. E non ci stanno più.
Teresa Errichiello