AVERSA (CASERTA) – Nel 300esimo anniversario della nascita di Niccolò Jommelli, la prima edizione di “Jommelli/Cimarosa Festival”, mercoledì 26 novembre alle 20 alla Chiesa di San Lorenzo propone il concerto dell’Ensemble giovanile della Pietà de’ Turchini e il Coro del Centro di Musica Antica di Napoli, diretti da Davide Troìa.
Un omaggio al compositore aversano con l’esecuzione del famoso Requiem e di altri brani di musica sacra corale dello stesso autore, come Haec est Domus Domini, antifona a quattro voci in do maggiore (Roma, 1750); Diffusa est gratia, graduale a quattro voci concertanti in sol maggiore (Roma, 1751) e Locus iste, graduale a cinque voci in do maggiore (Roma, 1752). Una occasione è data dallo di Aversa.
Il Requiem (Missa pro defunctis) in mibemolle maggiore fu scritto da Jommelli per la morte di Maria Augusta Anna di Thurn und Taxis, avvenuta il 1° febbraio 1756.
Divenuta duchessa con il matrimonio con Carlo Alessandro di Württemberg (1727) Maria Augusta era la madre del duca Carlo Eugenio che nel 1751 aveva dato spazio alle esecuzioni di Ezio e Didone di Jommelli nel teatro di Stoccarda.
Durante quegli anni i rapporti di mecenatismo tra il duca e il compositore divennero abbastanza frequenti: Jommelli scrisse nel 1753 il pastiche Fetonte per celebrare il compleanno di Carlo Eugenio che, dopo un viaggio a Roma, accolse la raccomandazione del cardinale Albani di assumere l’aversano alla direzione del Teatro di Stoccarda eleggendolo Oberkapellmeister di corte, non senza avergli prima commissionato un’opera (La clemenza di Tito).
In seguito una serie di incomprensioni che lo portarono a rompere con la corte e a ritornare in Italia, dove venne composto il Requiem.
Tra le pagine più fortunate di Jommelli – lo dimostrano sia la discografia recente che le numerose copie manoscritte della partitura, a volte rimaneggiata e implementata nell’organico e nei movimenti – il Requiem appare una sintesi musicale tra il gusto musicale partenopeo e quello tedesco, dettato anche dalla committenza, in un perfetto equilibrio tra tradizione ed innovazione dello stile personale.
Per venerdì 5 dicembre è in programma un doppio appuntamento con il Festival. Si partirà alle 15.30 con il Convegno Internazionale di Studi “Le Stagioni di Jommelli”, a cura del Dipartimento di Lettere della Seconda Università degli Studi di Napoli, al Salone Romano del Teatro Cimarosa.
In serata alle 20 al Teatro Cimarosa è invece previsto uno spazio al concerto “Jommelli e i suoi maestri”, a cura del Centro di musica antica Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli.