NAPOLI – A Palazzo DuMesnil di via Chiatamone sede dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” mercoledì 25 febbraio alle 20 si terrà il terzo incontro del ciclo “I saperi dell’Orientale” dedicato alla conoscenza del mondo islamico e musulmano.
L’evento avrà come tema “Il jihad ed il Califfato islamico” affrontato da Agostino Cilardo, docente di Storia e Istituzioni del mondo musulmano e Istituzioni giuridiche del mondo musulmano.
La umma era la prima comunità di fedeli musulmani fondata dal profeta Maometto. Il vincolo tribale che originariamente la caratterizzava, basato sull’appartenenza ad una discendenza comune, in seguito venne sostituito dal vincolo di appartenenza all’Islam.
Il profeta non lasciò indicazioni su chi dovesse prendere il suo posto come capo dell’umma. Alla sua morte si crearono due opposti partiti che diedero origine alla divisione dei musulmani in sunniti e sciiti. I primi sostenevano che il successore di Maometto dovesse essere eletto da e tra l’aristocrazia locale assumendo il ruolo di califfo, mentre i secondi asserivano che la guida dell’Islam doveva essere riservata ai discendenti del profeta. Questa suddivisione è presente ancora oggi.
Cilardo osserva: «L’analisi dei concetti di jihad (in arabo significa esercitare il massimo sforzo) e di Califfato (forma di governo con a capo il califfo) devono iniziare da queste premesse: il Califfato islamico rispetta le condizioni richieste dal diritto islamico? Qual è il suo ruolo nella contrapposizione sunniti-sciiti? Perché molti giovani si sentono attratti dalle vicende del Califfato islamico? Quali sono i rapporti tra musulmani e non musulmani, come sono regolamentati dal diritto islamico? Le uccisioni dei nemici con metodi atroci hanno una qualche giustificazione dal punto di vista islamico, anche se si tratta di fondamentalismo? »
In questo contesto va analizzato il concetto di jihad, spesso reso impropriamente come guerra santa. Esiste il grande jihad e il piccolo jihad: il primo si riferisce allo sforzo teso al miglioramento nel conflitto tra coscienza e desideri carnali, il secondo invece riguarda la lotta armata solo in caso di difesa, diritto riconosciuto universalmente.
I prossimi appuntamenti del ciclo “I saperi dell’Orientale” si terranno sempre alle 20 a Palazzo DuMesnil:
- 4 marzo Carlo De Angelo, docente di Storia dell’Islam contemporaneo parlerà di “La legge islamica (shari‘a) in Occidente”;
- 11 marzo Lea Nocera, docente di Lingua e Letteratura turca spiegherà “la Turchia tra laicismo e Islam”;
- 18 marzo Natalia Tornesello docente di Lingua e letteratura persiana affronterà “L’Iran e i suoi dilemmi”;
- 25 marzo Daniela Pioppi, docente di Storia contemporanea dei paesi arabi tratterà il “Caos in Medio Oriente: hic sunt leones?”;
- 1 aprile Antonia Soriente, docente di Lingua e letteratura indonesiana racconterà “L’altro islam: l’Indonesia”;,
- 8 aprile Ruth Hanau Santini, docente di Scienza Politica e Relazioni Internazionali illustrerà “Le sorprese della democrazia tunisina
- Tiziana Muselli