NAPOLI – Giorni fa vi avevamo già raccontato della crisi societaria del Parma, ora siamo di nuovo qui a parlare di questa brutta situazione che sembra non voler trovare in nessun modo una soluzione.
Cosa sta accadendo ora? Nelle ultime settimane nel ritiro di Collecchio si è presentato l’ufficio giudiziario che ha pignorato tutto quello che ha trovato nel centro di allenamento gialloblu: computer, macchine, pullman e perfino la panchina dello spogliatoio dove sedeva il tecnico Donadoni.
Negli ultimi giorni i giocatori sono apparsi in varie trasmissioni televisive per trasmettere il loro messaggio e cercare di avere maggiore solidarietà dalle federazioni sportive. Al momento solo il presidente dell’associazione italiana calciatori Tommasi e alcuni presidenti delle altre società sono venuti in aiuto ai tesserati ducali, presidenti disposti a prestare anche i pullman delle loro squadre per cercare di agevolare le trasferte dei calciatori del Parma.
Per tutti questi motivi, le ultime due gare del Parma, contro Udinese e Genoa, sono state rinviate, non c’erano le condizioni per poterle giocare. Alessandro Lucarelli e compagni erano disposti a giocare la partita al Marassi contro il Genoa, ma poi hanno deciso di scioperare e non scendere in campo, visto la mancanza di un intervento concreto da parte di Figc e Lega di serie A , inoltre minacciano di non giocare nemmeno le prossime partite, ma il regolamento federale prevede che se una squadra di calcio non si presenta in campo per tre volte, scatta l’esclusione dal campionato e la perdita a tavolino per 3 – 0 delle restanti gare. Si sta cercando freneticamente una soluzione, la Lega vuole mettere in atto un piano che prevede un prestito di 10 milioni derivanti parte dal fondo di garanzia che la Serie A concede ai club quando retrocedono e parte da un contributo degli altri club.
Il presidente Manenti continua a dire che i soldi ci sono. Venerdi ha avuto un incontro con il sindaco della città Federico Pizzarotti. L’Incontro non ha portato nessun contributo, il sindaco ha detto che il presidente non e’ credibile . All’uscita, Manenti e’ stato contestato duramente dai molti tifosi presenti.
Sempre in questi giorni è tornato a parlare anche l’ex presidente del Parma Ghirardi dichiarando che si sente tradito dall’amico Taci, acquirente albanese che aveva acquistato la società a Dicembre per poi rivenderla a Gennaio e che è pronto a citarlo in giudizio visto il mancato rispetto degli impegni presi, l’ex presidente ha anche dichiarato che i debiti della società ammontavano a 80 milioni. Ma purtroppo, forse Ghirardi non dice la verità, visto che i debiti allo stato attuale sono di circa 200 milioni. Il 19 marzo ci sarà l’udienza e il tribunale potrebbe decidere di certificare il fallimento del club.
Roberto Scognamiglio
(Foto: Ansa)