Oggi parliamo di un legume che matura in questo periodo: i piselli, ortaggio annuale di cui si consumano i semi contenuti nel frutto, detto baccello.
L’esatto luogo d’origine dei piselli non è del tutto certa, benché si sappia che provengano dall’oriente. Molto probabilmente la loro coltivazione è iniziata in Mesopotamia nella cosiddetta Mezzaluna Fertile intorno al III millennio a.C. Di qui sarebbero giunti nel bacino del Mediterraneo, dove furono largamente apprezzati dai greci e dai romani.
In Inghilterra nel Medioevo i piselli costituivano una componente essenziale della dieta delle classi povere, tanto che i braccianti agricoli e gli operai venivano retribuiti, in parte, sotto forma di piselli secchi.
Proprietà e benefici: data la minore concentrazione di amido, i piselli risultano più digeribili di altri legumi e contengono pochi lipidi, trovando quindi impiego anche nelle diete ipocaloriche. Sono dotati inoltre di buone quantità di sali minerali come potassio, fosforo e calcio. La clorofilla presente in essi stimola la produzione di globuli rossi e il sistema immunitario.
Il pisello è una pianta annuale glabra e glauca, con un solo stelo cilindrico sottile e debole, di lunghezza variabile da 0,30 a 3 metri (piselli nani, seminani e rampicanti). Nei piselli rampicanti da orto lo sviluppo è indeterminato, dando luogo a una fruttificazione continua e protratta nel tempo. Quelli nani hanno portamento semi-eretto e sono a sviluppo determinato per cui la fioritura e la maturazione dei vari palchi floreali avvengono in un tempo alquanto breve. La gracilità dei fusti ha come effetto che le colture di pisello tendono a prostrarsi a terra, a meno che non siano fornite di sostegni.
Il pisello ha una radice a fittone che si sviluppa fino a 0,80 m di profondità, con numerose ramificazioni. I fiori sono lungamente peduncolati e si formano in numero da 1 a 4 I piselli a seme grande, verde e grinzoso. Vanno bene per la surgelazione mentre per all’inscatolamento si riservano solo i piselli a seme piccolo e liscio.
La dimensione dei semi è variabilissima: 1000 semi possono pesare da 100 a 500 g. Questo legume è uno dei preferiti da zia Guendy. In Inglese si chiamano garden pea.
La sua ricetta di pasta e piselli è la più buona che io abbia mai mangiato, perché ha un piccolo ingrediente segreto che vi posso svelare con il consenso di zia Guendy . Ieri sera l’ho chiamata a telefono e dopo averle chiesto come stava, se aveva bisogno di qualcosa, le ho detto: «Zietta, sto scrivendo un articolo sulle proprietà dei piselli e vorrei dare la tua ricetta. So che sei gelosa dei tuoi piccoli segreti, cosi ho pensato di chiederti il permesso di rivelare il nome di quel piccolo ingrediente che rende la tua pasta e piselli gustosissima».
E lei: «My dear, my secrets are yours. Lo sai, non ho avuto figli e tu per me sei la figlia che avrei sempre voluto».
Certo, a sentire ciò, mi sono venuti i lucciconi. L’ho ringraziata e le ho promesso che al più presto sarò da lei a pranzo ma mi deve preparare la pasta e piselli. Ed ecco la ricetta.
Ingredienti: 600 g di piselli freschi, 250 g di tubettoni rigati, una cipolla novella, olio extravergine,100g di speck tagliato a dadini. Il misterioso ingrediente di zia Guendy è la sugna.
Preparazione: Se la avete, usate una pentola di coccio. Mettetevi l’olio, la noce di sugna, lo speck e la cipolla tagliata finemente. Lasciate soffriggere per un po’ e poi aggiungete un mestolino di acqua calda, cosi che la cipolla possa cuocersi e non bruciarsi. Quando sarà evaporata l’acqua aggiungete i piselli, girate amalgamandoli al soffritto e dopo qualche secondo versate ancora acqua calda a copertura dei piselli. Lasciate cuocere aggiustando di sale.
A cottura ultimata dei piselli prendete un mestolo di piselli e lo frullate, rimettete il composto in pentola poi aggiungete ancora acqua calda, portate ad ebollizione e versate i tubettoni.
A cottura ultimata, versate il tutto in una zuppiera con coperchio, portate a tavola e quando aprirete la zuppiera , il profumo inonderà la camera da pranzo .Per oggi è tutto e alla prossima. Baci da zia Guendy!
Caterina Mazzola