Cinque anime che fervono di vita, gli occhi illuminati dal sole, il sorriso raggiante e i cuori traboccanti di passione per la musica e la propria Città. È proprio a Napoli che Lo Speaker ha incontrato le “Mujeres Creando”, una band interamente rosa composta da Assia Fiorillo, voce, Igea Montemurro, violino, Giordana Curati, fisarmonica, Anna Claudia Postiglione, chitarra e Marisa Cataldo, percussioni.
Le belle e brave Mujeres propongono un sound musicale eclettico che mescola sonorità provenienti da diversi generi, legate dal fil rouge del proprio sublime set strumentale. Il loro progetto musicale “Contaminazioni” ha già riscosso un grande successo, e attraverso l’intreccio di ritmi e melodie restituisce quelle emozioni che sono alla base di ogni atto creativo e della musica. Squisitamente dal punto di vista femminile.
Soddisfazione per le Mujeres anche dal brano “A woman’s day”, presentato nel 2014 in anteprima nazionale in Sicilia, a Marsala.
Ma conosciamole meglio, attraverso una simpatica chiacchierata:
Mujeres Creando: il nome della vostra band trae spunto dalla collettiva anarco – femminista boliviana fondata nel 1992. Come nasce l’idea?
L’idea nasce da una ricerca legata alla storia delle donne. La band è un quintetto femminile di musiciste-artiste che attraverso la musica e la poesia intendono condividere i valori delle tematiche di genere. Il nome “Mujeres Creando”, in particolare, ha la sonorità dolce della lingua spagnola, e al contempo significa “Donne che Creano”, un connubio funzionale. Ci piaceva ispirarci al collettivo femminista boliviano che nel periodo contemporaneo rappresenta e tiene viva la coscienza di una rivoluzione costante, quella femminile, definita da Juliet Mitchell the longest revolution.
Tutto inizia nell’ottobre 2008 con un incontro casuale tra Anna Claudia Postiglione, Igea Montemurro e Giordana Curati. Cosa accadde?
Il legame che si stabilì fu assolutamente istintivo, e ciò diede il via ai primi incontri musicali, fatti di sperimentazione e reciproca conoscenza. La regista Anna Santonicola, un mese dopo, ci chiese di comporre una colonna sonora originale per un documentario sulle disparità di genere. Nacque così “A sud dell’onda”, brano strumentale. Successivamente componemmo il tango “Rosaspina” che divenne poi la colonna sonora della nostra pièce teatrale originale. Assia Fiorillo, la nostra voce, e Marisa Cataldo, la percussionista, si unirono poi al progetto “Mujeres Creando”, dando il via alla composizione dei brani: “Tangorà”, “L’idea”, “Ex Valtzer”, “La ballata de lu fuoco”, “A woman’s day”, “Le stelle sono rare”, “Once more”, etc.
I vostri fan hanno riscontrato che “Contaminazioni”ha una certa assonanza con i film di Ozpetek. Come vivete questo accostamento al regista turco? In futuro … chissà… potrebbe utilizzare la vostra musica per una colonna sonora?
Amiamo la capacità di Ferzan Ozpetek di raccontare mondi particolari “chiamando” ad una partecipazione universale. I suoi film sono letteralmente un invito collettivo, fanno entrare in qualcosa di complesso, quasi ignoto, eppure sorprendentemente vicino. Si entra e si scopre che si è già dentro. Tutto questo è molto potente. E le sonorità che intreccia alle immagini sono altrettanto suggestive, evocative, sognanti. La musica solleva gli animi, questa è la forte assonanza che sentiamo di avere con lui. E, chissà, per una nostra colonna sonora in un suo film … Incrociamo le dita!
La bella Assia Fiorillo, splendida voce cristallina, innamorata sin da piccola delle canzoni di De Andrè e De Gregori, dopo aver sperimentato la sua versatilità cantando in vari gruppi, è dal 2011 che collabora con le Mujeres Creando. È stata scelta o ha scelto?
Assia è una cantante straordinaria in grado di interpretare brani che spaziano tra generi che vanno dal jazz al klezmer, dal blues allo swing, e dotata di sensibilità e presenza artistica. Non c’è dubbio che sia nata per cantare. Le Mujeres Creando sono il risultato della fusione di cinque anime musicali che hanno deciso di convergere, nonostante l’eterogenea matrice stilistica di ognuna. E la scelta in questo caso è stata assolutamente reciproca.
«L’estate baccheggiante di musica e irrealtà richiude le sue ante, ma tu sei ancora qua»: gli splendidi versi iniziali di Ex valzer. Chi di voi ne è autrice?
Giordana Curati; sono suoi testo e musica del brano. In particolare, Ex valzer è il pezzo con il quale le Mujeres Creando esprimono al meglio la propria sonorità ed è quello che in questo momento sta riscuotendo più successo. Gli arrangiamenti corali sono il frutto del lavoro creativo e della ricerca della band.
Dall’esordio nel 2011 con A Sud dell’onda alle tante soddisfazioni giunte dalla pièce teatrale del 2013 “Finchè vita non ci separi” con i brani Tangorà e Rosaspina, dove la violinista Igea Montemurro interpreta magistralmente il ruolo “dell’altra dell’altra”. Il bilancio in emozioni di tale esperienza?
Il teatro è il luogo che ci ha visto esibirci in vesti di musiciste-attrici. È lo spazio nel quale il contatto con il pubblico è molto forte, e lo scambio artistico ed emozionale si muove sul canale privilegiato dell’ascolto e dell’osservazione. Le musiche originali nascono e divengono parte integrante dell’intreccio narrativo di una storia di donne e di tanghi. Rosaspina e Tangorà infatti sono connessi l’un l’altro e nella pièce danno luogo ad un inganno lungo il quale si dipanerà la storia. Tra i nostri progetti c’è quello di tornare a teatro con una nuova pièce con musiche originali.
Una grande passione per la musica è il motore che spinge nelle vostre creazioni a miscelare sonorità diverse. Come nascono?
Le idee creative sono condivise e arricchite con idee musicali alle quali ognuna di noi contribuisce. La caratteristica del nostro progetto “Contaminazioni” è attingere a generi così differenti e proporre dei brani che siano caratterizzati da un fil rouge inconfondibile. La nostra forza è nella diversità artistica di ognuna.
A quando l’attesissimo primo disco?
Al momento abbiamo un EP che distribuiamo agli addetti lavori. Al contempo stiamo dedicandoci a brani inediti. Proprio in questi giorni andremo in sala per l’incisione. Il disco sarà pronto il prossimo autunno, anche se si sa, le donne si fanno sempre attendere un po’…
Nina Panariello