PROCIDA (NAPOLI) – Una manifestazione di grande interesse è quella che si svolge nella più piccola delle tre isole del golfo di Napoli dal 6 al 10 agosto. Nata nel 1939 per iniziativa di Mimì Ferrara, Vittorio Parascandola ed Eduardo Greco, oriundo di Procida e autorevole esponente della Napoli anteguerra, la Sagra del Mare di Procida è prevalentemente a carattere nautico-sportivo.
Si tengono infatti gare di nuoto, veliche e di canottaggio, ma anche spettacoli di arte classica, con la partecipazione del Carro di Tespi. Fin dai suoi inizi l’elemento folkloristico si sposa inoltre con le mostre dell’artigianato locale, della pesca e della marineria. Quest’ultima vanta una tradizione secolare nella costruzione di barche da pesca dette polacche procidane: sin dal1600 venivano armate sugli arenili della Chiaiolella.
Un approfondimento a parte va fatto sul caratteristico costume dell’isola di pregiata fattura indossato dalle bellissime fanciulle. Gli abiti procidani sono preziosi: custoditi come un bene di famiglia, anticamente venivano indossati nelle occasioni importanti. Erano composti da vari elementi che venivano scelti secondo la ricorrenza.
Tra queste fanciulle ogni anno viene eletta da una apposita commissione la Graziella, protagoniusta del romanzo omonimo del 1807 di Alphonse Lamartine.
Graziella s’innamorò del giovane scrittore francese naufragato sull’isola. Di questo amore Graziella ne morirà. Alfonso partì per la Francia con la promessa di ritornare … La giovane morì nella vana attesa vana del suo amore. non prima di avergli inviato una lettera con una treccia dei suoi capelli e la promessa del suo amore eterno.
Per i procidani Graziella è il simbolo delle loro donne perché racchiude in sé la bellezza le virtù di sposa, di madre e di fidanzata, ed è legata al mondo dei pescatori e dei corallari.
Durante gli eventi bellici della seconda guerra mondiale la Sagra del Mare venne sospesa. Ripresa nell’agosto del 1950, per il suo carattere marinaro e folcloristico ha meritato il patrocinio del Ministero della Marina Mercantile sin dal 1954 e del Ministero del Turismo dal 1960. Alla sagra viene affiancala la Commemorazione dei caduti civili e militari in mare, con la partecipazione di autorevoli personalità civili, politiche e militari.
I media danno sempre molto risalto alla Sagra del Mare di Procida. Sono infatti sempre molto coinvolgenti gli eventi che vi si succedono, come la benedizione del vescovo impartite alle barche, le fantastiche luminarie, gli spettacolari fuochi d’artificio, e la vista mozzafiato delle lampare di notte, fino alla suggestiva illuminazione del castello di San Michele , le fiaccolate per le strade antiche di Torremurata, visite guidate alla riserva naturale dell’isolotto di Vivara così cara a Carlo III di Borbone.
Quest’anno darò anch’io il mio contributo alla sagra: sarò tra i presentatori della festa di Procida e nella giuria dell’elezione di Miss Graziella 2015.
I festeggiamenti culmineranno il 10 agosto con la Festa di Marina Grande alla Chiaiolella tra musiche, tarantelle, canzoni, impepate di cozze, arrosti di pesce fresco, tammurriate, e i tanti visi di donne di una bellezza tale che solo Procida e il Sud sanno dare. Figlio della Magna Grecia, il Meridione è una perla silente e raffinata, umile e generosa nella sua bellezza, creata al centro del Mediterraneo dall’amore di Dio.
In particolare dedico questo articolo a Procida, terra che diede i natali ai miei avi. Ma anche ai procidani, da sempre gente fiera e dignitosa.
(La foto della Graziella è di Toni Cacciola)
Michele Di Iorio