Il rock italiano a Villa Favorita

litfibaERCOLANO (NAPOLI) – La splendida  location della Real Villa della Favorita, una delle più sontuose ville vesuviane del XVIII secolo, realizzata  da Ferdinando Fuga  e successivamente  acquistata da Ferdinando IV di Borbone che la destinò a residenza reale, ha ospitato i Litfiba, capitanati da Ghigo Renzulli e da Piero Pelù per  l’unica data in Campania del tour estivo “Tetralogia degli Elementi”.  Special Guest della serata,  il maestro Enzo Avitabile ed il suo Sax.
La rock band inaugura il XXVII Festival delle Ville Vesuviane, che proseguirà con altre tre date. Giovedì  13 agosto in piazza Pugliano salirà sul palco il sassofonista e cantautore napoletano, Enzo Avitabile e i Bottari con “ Black Tarantella”. Lunedì 31 agosto  nuovamente a Villa Favorita, si esibirà Francesco Renga. Chiuderà il Festival 2015 il concerto di Eduardo De Crescenzo  lunedì 7 settembre con “Essenze Jazz Event” , ospite Enrico Riva.
Nella magica serata di giovedì 6 agosto la rock band toscana ha regalato un live durato quasi tre ore. Sul palco  è esploso un vero e proprio rituale energetico con la  voce  di Piero Pelù, la chitarra di Renzulli, Luca Martelli alla batteria, Ciccio Li Causi al basso e Federico Sagona a tastiere e cori.
Un’esplosione davanti ad una platea di circa milleseicento spettatori completamente presi ed estasiati  dal sound della  “Tetralogia” che raccoglie i quattro album scritti negli anni Novanta e dedicati ai quattro elementi  energetici.  Il Fuoco rappresentato da “ El Diablo”, Terra con “ Terremoto”, Aria con “ Spirito” e l’Acqua con “Mondi sommersi”.  A farla da protagonista solo la musica, nessun effetto speciale, solo l’energia del puro rock.
Tredici i brani in scaletta: “Resisti”, “Dimmi il nome”, “Africa”, “Dinosauro”, “Sotto il vulcano”, “Lo spettacolo”, “Wodawoda” , “El  Diablo”, ”Proibito”, “Linea D’ombra”, “La musica fa”, duettando con il sax del maestro Avitabile e “Sparami”.
La rock band ha duettato inoltre con la giovane e scatenata  Ira Green in “Spirito” e con Raul Volani dei Metharia in “Tammuria”. Al termine del brano “Sotto il Vulcano”, Pelù ha reso omaggio a Pino Daniele con le note  di “Je so’ pazzo”. Doppio bis, nel finale, con “LacioDrom” e “Cangaceiro”.
Rock in movimento nell’ eterno fluire della musica, sempre presente  a se stessa, per i fan e con i fan, al passo con i tempi.
La storia della band ne è la prova, i Litfiba del presente sono ciò che è stato prima, negli anni Ottanta. Sono infatti nati dall’onda rock dell’influenza newyorchese che in Italia – in particolar modo a Firenze –  attecchì particolarmente. Negli anni Ottanta c’era un gran movimento  musicale: Piero e Ghigo decisero di passare dalla new wave al rock: queste le basi per il magnifico cammino rock della band.
Tetralogia degli elementi nasce da un’idea di Piero Pelù dal suo occhio attento per i dettagli e per tutto ciò che lo circonda, che sia essa la natura oppure la scena politica e sociale del nostro Paese.  I Litfiba percepiscono e trasmettono tutto ciò in musica.
E possono essere definiti non un gruppo rock ma il Rock italiano stesso: hanno infatti un’attenta precisione per il suono, per le tematiche sociali, espressioni che li caratterizza e li fa diventare unici.
Durante il Diablo Tour, coraggiosamente Pelù attacca il (CAF) la politica che in quegli anni era guidata da  Craxi, Andreotti e Forlani, in maniera decisa e senza indugio, questo comporto al cantante due denunce.  Era l’epoca di Mani Pulite, i Litfiba si fecero sentire sul palco non solo con la musica ma facendosi portavoce del  popolo.
Nasce in questo contesto “ Terremoto”, un album di protesta,  come il simbolo scelto a rappresentarlo, il pugno. Testi dai toni duri … Come i brani “Ragazzo “,  “ Dimmi il nome”,  ancor oggi attualissimi. Hanno saputo cogliere quello che stava accadendo.
I Litfiba creano musica al passo con i tempi, non sono una band da stadio o commerciale, a loro non interessano i numeri  ma i contenuti, hanno in altissima considerazione il rapporto con il loro fan.
È l’unica band che ha saputo coinvolgere la massa senza usare i canali tradizionali come la televisione ma interagendo in modo diretto con il pubblico. Alta la professionalità, attenta la cura per le cose sostanziali come l’audio e le luci: danno poco spazio agli elementi scenografici, vanno alla sostanza … La Musica!
Bellissimo il forte legame  tra Ghigo e Piero … Due complici!  Ghigo rappresenta il virtuosismo musicale con una cura attenta per ogni singola nota, e Piero l’energia e la forza allo stato puro che sprigionano per il pubblico e con il pubblico, con il quale hanno un legame inscindibile.
piero_pelùInfatti la loro forza sono i concerti dal vivo, quello che accade durante i live, sia nel passato per esempio con l’invito ad usare il preservativo – in quegli anni si viveva il dramma dell’AIDS,  e in Italia  era un argomento tabù – e  sia nel presente con il messaggio scritto per  Renzi ed innalzato al cielo.
Segue a “ Terremoto” , l’album “Spirito”, il disco che riguarda l’elemento Aria, presenta delle sonorità più delicate rispetto al precedente più duro e violento, dove la rabbia e la disperazione  si sentivano molto. Per bilanciare questa pressione del  contesto politico e sociale, ricordiamo le stragi di Capaci e dei Georgofili, viene fatto un passo indietro, nasce cosi l’album Spirito.
Segue l’album “Mondi sommersi”, dal timbro un po’ più metal,  si chiude  cosi il cerchio, il  percorso musicale di  “Tetralogia degli elementi”.
Ragazzacci, cosi chiama affettuosamente il suo pubblico, teniamoci pronti per il prossimo mega concerto … La musica è vibrazione, vita.

Antonietta Montagano