LACCO AMENO D’ISCHIA (NAPOLI) – Chiude la XX edizione della rassegna letteraria Ischia libri d’A…Mare, ispirata al tema “Fantasmi e desideri sotto il sole del Mediterraneo”, con una serata dedicata alla storia e ai suoi fantasmi.
Lunedì 24 Agosto in piazza Santa Restituta alle 21 Gianni Oliva, autore di “Il tesoro dei vinti” (Mondadori) e Januaria Piromallo, autrice del volume “Il sacrificio di Éva Izsàk” (Chiarelettere) approfondiranno le tinte forti di un passaggio epocale in cui la «grande storia» dei potenti si incontra con la «piccola storia» della gente comune, che assiste, incredula, alla «caduta degli dei».
Realizzata con il patrocinio del Comune di Lacco Ameno, dell’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli e dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida, la kermesse è stata come di consueto ospitata tra lo scenario della piazza e i belvedere di alberghi noti al jet set internazionale come il Regina Isabella di Giancarlo Carriero, il Mezzatorre Resort di Alessandra Di Lorenzo e il San Montano e Reginella della famiglia De Siano, ed ha visto grandi nomi del panorama culturale italiano.
Il tesoro dei vinti: la trama. Dongo, 27 aprile 1945. Mussolini e i gerarchi in fuga vengono fermati dai partigiani della 52ma brigata Garibaldi, sulla litoranea del lago di Como. Nella lunga autocolonna che accompagna il Duce e gli epigoni del fascismo di Salò viene trovata un’ingente quantità di beni preziosi. Un ricco bottino che da quel giorno tutti conosceranno come il «tesoro di Dongo». Chi si è impossessato di quell’oro, destinato alle autorità del nuovo Stato italiano? Chi lo ha trasferito alla federazione comunista di Como? Nella primavera del 1957 ha finalmente inizio, presso la Corte d’assise di Padova, il processo che dovrebbe fare luce su questi interrogativi.
Gianni Oliva, attingendo alle decine di deposizioni del processo, ricostruirà i frangenti drammatici di fine conflitto, quando il Lario diventa il lago dei destini incrociati: il crepuscolo tragico di Mussolini e dei gerarchi si intreccia con il recupero del tesoro, con le accese divergenze sulla sua destinazione, con le tensioni di una guerra non ancora conclusa che già si prolunga nella pace.
Il sacrificio di Éva Izsàk: la trama. Quella della giovane ebrea ungherese Éva Izsák, fatta suicidare nell’estate del 1944 a diciannove anni e mezzo, è una storia vera. Una storia atroce, perché a decretare la sua morte è stato chi l’avrebbe dovuta proteggere: Imre Lipstiz, ventiduenne, che qualche anno dopo cambierà nome e diventerà Imre Lakatos, il famoso filosofo erede di Popper.
Januaria Piromallo, attingendo a testi storici, saggi, articoli e foto dell’epoca ripercorrerà la storia di Éva, sforzandosi di intuire i contorni delle cose anche lì dove le ombre erano troppo fitte per poterli scorgere.