CASTELLAMARE DI STABIA (NAPOLI) – La Reggia di Quisisana, a pochi passi dal centro di Castellamare, è stata designata ad ospitare corsi di perfezionamento in restauro e tutela dei Beni Culturali indirizzati a studenti già laureati.
La richiesta di una vera e propria scuola in questo settore si sta facendo sempre più forte ed ecco perché il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini ha deciso di dare vita ad una Scuola del Patrimonio aperta sia agli studenti italiani che abbiano già concluso l’iter universitario – laurea più master – che a studenti stranieri in base ad accordi bilaterali con i singoli paesi di appartenenza.
Già durante lo scorso aprile, il ministro visitò il polo culturale stabiese in occasione dell’ufficializzazione della Reggia di Quisisana come sede della “Scuola archeologica italiana di Atene e Pompei” e per il progetto sarebbero stati stanziati ben circa 6 milioni di euro, fondi recuperati dalla Scuola dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, mai veramente avviata nonostante l’approvazione della legge e dello statuto.
Franceschini ha dichiarato di aver individuato la sede alla Reggia di Quisisana, restaurata da poco tempo e rimasta inutilizzata. «Pensiamo a una scuola – ha dichiarato Franceschni – che si basi su alcuni piloni formativi: la tutela, il restauro, la valorizzazione, una sezione dedicata all’archeologia in collaborazione con la prestigiosa Scuola archeologica di Atene. La vicinanza della reggia con Pompei realizzerà un asse con le nostre eccellenze in quel campo. Nasceranno nuove professionalità nel nostro paese. L’intenzione è formare personale che in futuro, nei propri Paesi, potrà sfruttare le conoscenze acquisite in Italia e perpetuare una cultura, legata alla tutela e alla gestione ma anche alla valorizzazione, che faccia riferimento al nostro Paese».
Melissa De Pasquale