POMPEI (NAPOLI) – Gli scavi dell’antica Pompeii tornano ancora una volta a far parlare di loro: la Soprintendenza ha annunciato nuovi ritrovamenti all’interno dell’area archeologica sepolta nel lontano 79 d.C. da una violentissima eruzione del Vesuvio.
Indagando su alcune sepolture poste all’esterno di Porta Nola sono state rinvenute urne cinerarie sia nella tomba di Obellio Firmo che ai piedi delle mura della Necropoli, tra le quali anche una rara sepoltura infantile.
La Soprintendenza ha reso noto che durante la sessione di scavi sono stati riportati alla luce il trivio che si partiva dalla porta urbica e il piano di calpestio della tomba monumentale a schola, ovvero a forma semicircolare, probabilmente la sepoltura di una sacerdotessa di Cerere.
Sono stati rinvenuti inoltre frammenti di osso lavorato che decoravano il letto funebre su cui vennero cremati i resti dei defunti approfondendo lo studio su circa 15 spoglie di cui furono realizzati i calchi negli anni ’70.
Le ultime eccezionali scoperte, grazie alle quali sono stati restituiti all’umanità pezzi unici, si devono alla collaborazione e all’opera della British School at Rome, di l’Ilustre Colegio Oficial de Doctores y Licenciados en Letras y Ciencias de Valencia y Castellòn – Departamento de Arqueologia, del Museo de Prehistoria e Historia de La Diputación De Valencia, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia.
Melissa De Pasquale