NAPOLI – In occasione dei 10 anni di attività di Mani e Vulcani, nell’ambito della manifestazione Estate a Napoli venerdì 11 e sabato 12 settembre alle 20.30,nel cortile del Maschio Angioino torna lo spettacolo in prosa e musica “Le streghe del castello, Inferno Neapolitano”, di Massimo D’Antonio, con la regia e le musiche di Giovanni D’Angelo.
L’evento gode del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
La storia narrata è un misto di recitazione, musica e danza, ed è ambientata nella Napoli del Seicento, quando l’Inquisizione spagnola cercò di imporre agli abitanti della capitale del viceregno, già vessati da tasse e balzelli, decimati dalla peste nera, minacciati dal Vesuvio e dai pirati saraceni, le proprie regole morali e religiose. Mentre però in tutta Europa andavano al rogo streghe ed eretici, i partenopei scesero in piazza, facendo battere in ritirata l’Inquisizione, ribadendo con orgoglio l’indipendenza della propria fede, ancora influenzata da culti pagani e pregna di rituali sacri di matrice greca.
Per trovare le ragioni più profonde di questo netto rifiuto verso ogni forma di imposizione religiosa – il filo rosso che attraversa la maglia dello spettacolo – occorrerà andare ancora più indietro nel tempo, fino a trovare uno dei personaggi più singolari della millenaria vicenda partenopea: il mago Virgilio.
L’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, ha commentato così: «Le Streghe del Castello -Inferno Neapolitano è uno spettacolo molto bello e pieno di “magia”. L’immaginario fantastico permette di ricostruire e restituire molte verità storiche ed antropologiche.I napoletani ne usciranno più consci e della propria storia e ricchi di una esperienza emozionale ed artistica davvero ” catartica”.I turisti invece entreranno nel vissuto storico partenopeo che renderà ” profondo” e non fuggevole il rapporto con Napoli».
«I napoletani furono l’unico popolo in tutta Italia a mandare via a calci gli inquisitori dalla città – ha spiegato l’autore Massimo D’Antonio. Questo è un dato di fatto, una verità storica incontestabile e indiscutibile, anche se nessun libro di storia ne parla».Dunque, l’antica Partenope fu il solo luogo dove non fu processata e condannata al rogo alcuna donna.
Infine, il Direttore Artistico Antonello Di Martino ha sottolineato: «Mani e vulcani è una associazione culturale che opera nel settore della promozione e valorizzazione della cultura e dell’arte in generale. Lo scopo è quello di migliorare la fruizione del patrimonio storico-archeologico di cui la regione Campania pullula per il turismo e i beni culturali.Non a caso gli attori della compagnia di recitazione non si esibiscono mai a teatro, ma solamente in aree archeologiche e luoghi naturali di rilevanza storica:tra questi le basiliche paleocristiane di Cimitile, l’anfiteatro romano di Avella e tanti altri». Tra i successi dell’Associazione, va annoverata anche la recente partecipazione e premiazione speciale al Festival del Teatro di Casamarciano.
Gli interpreti che si immedesimano egregiamente nel ruolo di popolani sempliciotti della Napoli che fu, contribuendo ancora una volta al grande successo di Mani e Vulcani sono: Anna D’Auria, Anna Perna, Carlo Liccardo, Fabiana Esca, Vittorio Passaro, Simonetta D’Angelo, Paola Matafora. Agli strumenti a fiato Francesco Paolo Perreca, alla chitarra Giovanni D’Angelo
Per maggiori informazioni e prenotazioni: info@manievulcani.it – 081.5643978 – 081.5499953