ROMA – Continuano gli appuntamenti con “Pentamorfosi”, la rassegna dedicata al linguaggio figurativo contemporaneo, che ha l’obiettivo di mettere a confronto il lavoro di cinque artisti: Claudio Assandri, Francesco Bottai, Davide Dall’Osso, Roberto Ferri, Piera Scognamiglio. La mostra sarà ospitata, 24 ore su 24, nella Galleria Opera Unica, in via della Reginella a Roma, fino a dicembre.
Dopo le esposizioni di Claudio Assandri e Roberto Ferri, tocca a Piera Scognamiglio che, dal 10 al 22 novembre, propone al pubblico la sua opera “Silence”. «Il mio dipinto – spiega Piera Scognamiglio – è stato realizzato a Napoli, durante gli anni dell’Accademia. Le scelte cromatiche e i toni bui rimandano ad una fase pittorica che si è nutrita delle influenze di un grande maestro e amico, Gerardo Cosenza, il quale, per un breve ma significativo periodo, fu docente della cattedra di pittura. “Silence” indaga la figura umana attraverso l’uso di una tecnica tradizionale, che è quella della pittura a olio, ma gestita con un’istintività decisiva, con tocchi rapidi e graffianti, che sottolineano l’aspetto drammatico dei contenuti, facendo emergere la struttura del disegno e le tracce della grafite».
Il soggetto dell’opera è un nudo femminile, una donna riversa su di un piano volutamente antiprospettico, ovvero un letto dilaniato dalle colature del colore. Si intuisce, inoltre, una seconda presenza, un uomo. L’idea è quella di un dialogo che si interrompe, del senso di solitudine estrema che emerge anche quando le architetture dei corpi si intersecano.
«Attualmente – continua la giovane artista – la mia ricerca pittorica continua ad indagare principalmente l’universo femminile, con frequenti rimandi alla Storia dell’Arte che, tra l’altro, si ricollega al mio lavoro di docente e, sperimentando nuove formule espressive, il segno si è evoluto in una direzione più marcatamente espressionista, divenendo, talvolta, il vero protagonista delle opere».
Subito dopo “Silence”, la vetrina della Galleria ospiterà prima il lavoro di Francesco Bottai, dal 24 novembre al 9 dicembre, poi quello di Davide Dall’Osso, dall’11 al 22 dicembre.
«Pentamorfosi – conclude Piera Scognamiglio – è un progetto che si rinnova, un appuntamento speciale a cui ho avuto il piacere di partecipare grazie all’incontro con Simone Schiavetta che ne è il curatore e Stefano Esposito, che da anni promuove l’arte giovane nel cuore di Roma. Opera Unica è, infatti, uno spazio innovativo concepito per l’esposizione di un unico lavoro artistico che, nella magica cornice del ghetto ebraico, catalizza l’attenzione dei visitatori e dei passanti, i quali hanno modo di visionare l’opera che si affaccia direttamente sulla strada, interagendo con essa».
Adelaide Borrelli