SORRENTO – Martedì 5 giugno, alle ore 19.30, prosegue la rassegna “Doppio Gioco”, per la direzione artistica del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, organizzata al Grand Hotel Cocumella di Sant’Agnello di Sorrento.
La canzone napoletana, la musica portoghese, i ritmi brasiliani sono solo alcune delle suggestioni musicali al centro di “Note dal Sud del Mondo”, il concerto che vedrà protagonista il duo formato da Mauro Squillante al mandolino e Sante Tursi alla chitarra, da dieci anni sulla scena artistica.
Il loro ultimo progetto, “Musiche dal Sud del mondo”, a cui si ispira la serata al Cocumella, diventerà presto un cd, che riunisce composizioni originali e trascrizioni tratte dale influenze musicali etniche.
L’organico del duo riporta molto facilmente ad un determinato immaginario sonoro che si lega alla canzone di Napoli e in genere alle musiche di intrattenimento, che hanno costituito lo sfondo musicale della vita sociale di un recente passato interrottosi quando i mezzi di riproduzione meccanici, e poi elettronici, hanno annientato la pratica musicale conviviale.
Nonostante ciò mandolino e chitarra costituiscono una parte essenziale della cultura musicale di molti popoli. Al di là delle affinità con strumenti similar, sono proprio il mandolino e la chitarra ad aver costituito uno dei mezzi attraverso i quali lo scambio culturale fra popolazioni in continuo movimento si è concretizzato.
Ritroviamo, così, una tradizione mandolinistica nei paesi del Sud del Mondo che il viaggio di Squillante e Tursi tocca: dal Brasile, all’Argentina, dalla Grecia al Portogallo, passando per l’Algeria, dove il mandolino è il principale strumento del genere musicale Sana’a.
Il duo attinge alle composizioni di autori stranieri; alcuni di essi, come Rafael Frada e Luigi Morleo, hanno espressamente dedicato ai due musicisti una propria composizione. Altri, come Salim Dada ed Egberto Gismonti, hanno trascritto alcune composizioni.
In altri concerti il duo Squillante – Tursi hanno eseguito brani di repertorio o trascritti da loro stessi, come nel caso della Tarantella di Eliodoro Sollima. Dai loro concerti è nato un disco, “Musiche dal Sud del mondo”, di prossima uscita, con composizioni di genere cosiddetto colto che, nello stesso tempo, si servono di un linguaggio che attinge all’humus culturale che ognuno dei compositori dei brani vive e respira.
La Redazione