NAPOLI – Il Napoli si schianta tra le mura amiche. È questo il verdetto impietoso nella notte europea del San Paolo. Il Viktoria Plzen passa in novanta minuti da vittima sacrificale a carnefice, ipotecando la qualificazione con un secco 0-3, reti di Darida, Rajtoral e Tecl.
La partita non inizia male per i padroni di casa che, con una fiammata iniziale di Pandev, neutralizzata dal portiere ospite, danno la sensazione di essere scesi in campo con il piglio giusto. Gli azzurri ci riprovano con conclusioni velleitarie, prima con El Kaddouri la cui conclusione termina in fallo laterale e poi con Rolando sugli sviluppi di un calcio d’angolo con il portoghese che colpisce male di testa.
Gli ospiti, complice la poca spinta dei partenopei, iniziano a prendere campo e alla prima occasione vera passano in vantaggio con Darida che dopo un batti e ribatti in area scaraventa la palla alle spalle di De Sanctis. Il Napoli va all’intervallo sotto di un gol.
La ripresa ha inizio con l’ingresso di Hamsik (nella foto) che detta subito nuovi ritmi alla squadra. I partenopei sembrano aver ritrovato il giusto ritmo e riescono per venti minuti a schiacciare gli avversari, ma le tante palle da gol create vengono malamente sprecate.
Dopo la veemente spinta di inizio ripresa, gli azzurri tornano a calare e gli ospiti tornano a prendere campo riuscendo prima a raddoppiare con Rajtoral e poi a chiudere i conti con Tecl al novantesimo in fuorigioco.
Il Napoli esce sconfitto davanti ai suoi tifosi con un pesante 0-3. Agli azzurri si può solo rimproverare il fatto di non essere riusciti ad alzare i ritmi contro un avversario alla prima ufficiale dopo tre mesi. Tra tre giorni a Fuorigrotta sarà di scena la Sampdoria: il Napoli deve ripartire da dove si è smarrito e conquistare tre punti per iniziare la rincorsa alla Juventus.
(Fonte foto: web)
Mario Melucci
