NAPOLI – Il mondo del calcio potrebbe di nuovo cadere nel baratro degli scandali sportivi, infatti oggi la Guarda di Finanza di Napoli ha effettuato un blitz a sorpresa in quasi tutte le sedi dei club professionistici, tra cui Milan, Juventus, Napoli, Inter, Roma e Lazio, dove ha visionato i contratti dei passaggi di proprietà di molti giocatori.
Ma non è tutto, si è saputo che le Fiamme Gialle stanno indagando anche sull’operato di 12 procuratori, fra i quali Alessandro Moggi, Alejandro Mazzoni e Fernando Hidalgo.
Non si è trattato comunque di una perquisizione, ma solo di acquisizione di atti. Alcuni dei contratti su cui si sta focalizzando l’attenzione sono quelli di Antonio Nocerino, Ciro Immobile, Giuseppe Sculli ed Ezequiel Lavezzi .
A mezzogiorno arriva il documento della Procura della Repubblica: «La Procura della Repubblica di Napoli ha delegato al Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Napoli della Guardia di Finanza l’esecuzione di un’articolata attività di acquisizione documentale presso società di calcio professionistico, nell’ambito delle indagini in corso per i delitti di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale mediante sistematica fatturazione di operazioni negoziali inesistenti.
Allo stato delle attività, infatti, è emersa la necessità di procedere alla verifica di modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, prescelti per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro in relazione a ciascuna operazione di trasferimento di tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio».
La documentazione acquisita mira ad una completa ricostruzione dei rapporti professionali fra le società di calcio ed i calciatori cui, direttamente o indirettamente, si riferiscono le attività di alcuni procuratori sportivi attraverso:
– le modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte dei relativi agenti;
– l’esame dei contratti, delle operazioni di compravendita e di rinnovo del rapporto di prestazioni sportive a livello nazionale e internazionale, eventuali diritti di opzione;
– la gestione del patrimonio aziendale e le modalità di inserimento in bilancio dei giocatori professionisti;
– le modalità di utilizzo dei diritti pluriennali riguardanti le prestazioni oggetto di “rivalutazione”;
– le eventuali transazioni intercorse tra le diverse società calcistiche con finalità cd. “spalmadebiti”;
– le attività cd. di “scouting”;
– la gestione dei diritti di immagine e dei diritti televisivi;
– il trattamento tributario delle operazioni di compravendita dei calciatori ed eventuali fenomeni di “estero-vestizione”.
Le società di calcio interessate alle acquisizioni documentali oggi in esecuzione sono: Parma, Pescara, Napoli, Palermo, Atalanta, Lazio, Juve Stabia, Benevento, Genoa, Juventus, Milan, Catania, Spezia, Piacenza, Livorno, Genoa, Bari, Vicenza, Genoa, Siena, Reggina, Chievo, Cesena, Grosseto, Gubbio, Lecce, Ternana, Sampdoria, Triestina, Fiorentina, Portogruaro, Brescia, Mantova, Torino, Albinoleffe, ed alcune società straniere.
Il Calcio Napoli tramite il suo portavoce Nicola Lombardo ha dichiarato che si è trattato solo di un acquisizione di documenti, anche Massimo Moratti, mostrandosi piuttosto tranquillo, ha detto la stessa cosa, Galliani intervistato a Milan Channel si è dichiarato sereno e tranquillo, poi ha aggiunto che sono solo sotto osservazione alcuni contratti stipulati da alcuni procuratori.
Questa è la lista dei giocatori i quali sono stati richiesti i contratti dalla Guardia di Finanza:
Lavezzi, Mutu, Nocerino, Immobile, Campagnaro, Sculli, Paletta, Denis, Stendardo, Aronica, Calaiò, Quintero, Bogdani, Foggia, D’Agostino, Legrottaglie, Tavano, Stankevicius, Graffiedi, Tacchinardi, Jankulovsky, Oddo, Cassetti, Cozza, Datolo, Perea, Pellicori, Liverani, Franceschini, Stellini, Sforzini, Statella, Danti, Molinaro, Paro, Curiale, Fernandez, Botta, Battaglia, Amodio, Fontanello, De Rose, Chavez, Scarlato, Acosta, Davì, Fideleff, Dorlan, Arcari, Mora, Bryan, Arce e Guzman.
Roberto Scognamiglio
