Violenza di genere, un dibattito a San Sebastiano al Vesuvio

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – Un dibattito per discutere di violenza di genere. L’incontro promosso dal responsabile dello Sportello Lilith, Giovanni Russo, si svolgerà sabato 13 luglio alle 19 all’Equobar di San Sebastiano al Vesuvio.
L’evento sarà occasione per la presentazione del libro “Fiore come me” che racconta dieci storie vere di cronaca nera di donne morte per femminicidio. Sarà presente l’autrice Giuliana Covella, giornalista de Il Mattino, da sempre impegnata nella lotta alla violenza sulle donne, che ha ripercorso pagina dopo pagina la vita di donne diverse accomunate da un unico tragico destino e strappate alla vita come fiori recisi.
Alla tavola rotonda, parteciperanno la giornalista Francesca Scognamiglio, che ha realizzato per il libro “Fiore come me” l’appendice intitolato TiAmo TiUccido, la parlamentare Assunta Tartaglione, l’avvocato Biagio di Isernia e il presidente di Rete Imprese e Globe4.Me Antonio De Magistris, promotore del flashmob nazionale contro la violenza di genere che si svolgerà il 19 luglio in diverse regioni d’Italia. Al dibattito parteciperà anche la giornalista Ornella D’Anna direttrice di LadyO, il magazine dedicato al mondo femminile, che è anche media partner dell’evento.
“Il mio corpo oggi lo ostento, perché è il segno di una vittoria”. «È  la frase che preferisco, la più forte, la più significativa per quel che riguarda la storia da me scritta – spiega la giornalista Francesca Scognamiglio. “Ti Amo Ti Uccido, in maniera ora romanzata ora corrispondente al vero, è il punto di incontro di tante storie simili di donne che hanno incontrato il dramma della violenza, intesa nel suo significato più ampio e con le sue mille sfaccettature, donne che hanno in comune un “no” urlato e  non sempre ascoltato. Donne, che nonostante tutto hanno avuto la forza di reagire e che hanno fatto della propria sofferenza un punto di partenza, per aiutare se stesse, e le altre».
«Le donne che ho descritto nel libro – spiega Giuliana Covella – sono donne normali, non eroine. Donne che hanno pagato con la vita le loro scelte d’amore, di vita o che sono morte per caso perché vittime innocenti della camorra come Mina Verde o Mena Morlando. Ma ci sono anche donne come Nunzia Castellano, Emiliana Femiano, Giuseppina di Fraia e Fiorinda Di Marino che sono state uccise dai loro mariti, compagni o fidanzati. Bisogna ricordarle affinché la loro tragedia diventi monito per altre donne che ogni giorno subiscono violenza e vedono mortificata la loro dignità di esseri umani».
All’evento, a ingresso libero, sarà presente l’attore Ferdinando Maddaloni che leggerà alcuni passi del libro.