Il Ferragosto


Spesso le origini delle feste religiose affondano le radici in preesistenti riti pagani: è successo così anche per la festa dell’Assunta del 15 agosto che celebra l’Assunzione di Maria in Cielo.
Diventato dogma cattolico soltanto nel 1950, l’evento ricorda l’ascensione della Vergine Madre di Gesù: una volta terminata la vita terrena, dopo la dormizione venne accolta in Paradiso sia con l’anima che col corpo, cioè assunta.
Il termine Ferragosto deriva però dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto)  istituita dall’imperatore nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività celebrate nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, il periodo di festa e riposo che nella Roma repubblicana si dedicava al dio Conso, protettore dell’agricoltura.
La festa originaria venne istituita da Romolo: il famoso Ratto delle vergini Sabine avvenne proprio durante questa festività; qualcuno ha rilevato che l’episodio costituisce un parallelo tematico con l’assunzione della Vergine in cielo.
Questa ricorrenza in un primo tempo cadeva in settembre, ma nel 18 a.C. fu l’imperatore Augusto che la spostò nel mese che ne riporta nome in suo onore: dunque la festa del  raccolto al termine dei lavori agricoli coincideva quindi con il meritato riposo dei contadini.
In occasione dei festeggiamenti si organizzavano corse di cavalli e di altri animali come buoi; venivano agghindati con fiori. Di queste antiche celebrazioni ancora oggi rimane traccia nel Palio dell’Assunta che si svolge a Siena il 16 agosto.
Infatti anche la denominazione “Palio” deriva dal pallium, il drappo di stoffa preziosa che era il premio per i vincitori delle corse di cavalli nell’antica Roma.
Il Ferragosto è riconosciuto come festività nazionale solo in Italia e Francia.
Anche se ha perso in parte la sua connotazione religiosa, questa festa ha conservato un sapore speciale: svago, falò, abbondanti pranzi che terminano con l’immancabile fetta di anguria, anche se sono comunque tante le processioni religiose che si svolgono in tutto il Paese.
A Palermo la statua della Madonna viene portata a spalla da ragazzi sulle barette; a Sassari i candelieri di cartapesta a forma di palma sono portati in giro per la città; a Tivoli invece c’è l’inchinata del simulacro della Vergine  che viene fatta incontrare con la statua di Gesù.
Anche  a Genova, Milano, in Toscana e in Abruzzo il Ferragosto viene celebrato con scoppiettanti fuochi pirotecnici e grandi pranzi.
Non ultima Ercolano,  una città che fin dai tempi più antichi ha sempre dato molto spazio alle tradizioni.
Già in epoca pre-romana la popolazione celebrava fastosamente riti come le feste bacchiche e le eraclee; ne sono rimaste testimonianze nei dipinti rinvenuti negli edifici degli scavi archeologici.
Per la Città di Ercolano è la festa più importante dell’anno: non solo celebrazione religiosa e processione in onore della Madonna di Pugliano, si commemora anche l’anniversario del riscatto baronale avvenuto il 14 agosto 1699.
In questo giorno si vivono momenti molto sentiti dagli ercolanesi che affollano le strade riccamente addobbate da luminarie sin dal mattino, quando la statua della Madonna lascia la chiesa madre per sfilare in processione accompagnata dal suono delle campane e da botti festosi.
Nel periodo di Ferragosto ferve anche la vita culturale della Città degli Scavi e del Vesuvio: le manifestazioni sono arricchite da mostre, mercatini, concerti.
Naturalmente, i festeggiamenti vengono conclusi dagli attesissimi fuochi di artificio.
(Foto: web)

Francesca Mancini