NAPOLI – Lo scorso 12 gennaio gli ornitologi dell’Asoim, Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale, sono scesi in campo, insieme a molti appassionati birdwatchers, per quelli che sono i censimenti invernali degli uccelli acquatici, che costituiscono in Italia una delle più continue e regolari forme di monitoraggio ornitologico.
Lo scopo di tali censimenti è quello di stimare la popolazione delle varie specie di uccelli acquatici,descriverne eventuali variazioni numeriche e distributive e stabilire l’importanza dei singoli siti di sosta. L’attività è svolta solitamente durante il mese di Gennaio,questo perché in tale periodo è assicurata la presenza stabile della maggior parte delle specie acquatiche le quali altrimenti nei periodi estivi emigrerebbero in nord Europa per nidificare.
C’è voluto ben un mese e mezzo per organizzare l’evento che ha compreso quattro itinerari differenti dal Litorale Domitio e lago di Falciano al lago di Patria e le Salicelle, dalle zone umide del casertano a quelle del Matese. Le squadre di rilevatori,composte da ornitologi, naturalisti e appassionati di ogni età armati di cannocchiale , erano ben cinque e 77 sono state le specie osservate per un totale di più di 12mila uccelli acquatici.
Tra le tante attività svolte annualmente dall’Asoim, tutte a titolo volontaristico, i censimenti invernali occupano una posizione di rilievo in
quanto essenziali per il controllo e la salvaguardia delle specie e dei loro habitat.
I risultati di quest’anno mostrano alcune conferme, alcuni incrementi e anche qualche novità rispetto allo scorso anno e tra le specie osservate possiamo trovare folaghe, pavoncelle, gabbiani reali, gabbiani comuni, gallinelle d’acqua, falchi di palude, anatre (in calo forse a causa dell’inverno troppo mite che sta caratterizzando la nostra regione), e i cormorani che ad ogni tramonto tornano a dormire nei loro dormitori.
Melissa De Pasquale