NAPOLI – In scena il 7 febbraio alle 20.30, “La corda”, lo spettacolo di e con Nicola Dragotto con la regia di Giuseppe De Vita. Col suo teatro canzone, che lo ha fatto paragonare talvolta al Gaber partenopeo, Dragotto mette in scena la tragica farsa della coscienza umana. Nonostante il sentimento inevitabile della fine, il protagonista non accetta alcun compromesso e persevera nella sua opera di vivisezione tragicomica di se stesso e del mondo, adoperando la lente di un umorismo solo apparentemente esasperante, ma in realtà molto più pietoso e onesto di tanta falsità oggi in voga.
Anche in questo aspetto quasi “soccorrevole” dello strumento di deformazione satirica, “La corda” sembra nutrirsi di quei modelli filosofici e letterari che storicamente provano a ricostruire l’identità annichilita dell’uomo postindustriale. Tuttavia l’allegoria tragicomica della corda, attraverso il suo interprete “liminare” è fulminante. Tutti noi viviamo in bilico su una corda tesa sul fondo del mondo e ridere di noi stessi, acrobati del nulla, può forse aiutarci a capire dove finisce il fondo del mondo per provare a risalire. Appuntamento al Salis di Varcarturo (II e III viale Parco della Noce).