Don Achille Di Lorenzo nacque a Napoli il 13 maggio 1909 da un’antichissima famiglia nobile originaria di Sessa Aurunca, il cui patriziato risale al 1196.
I Di Lorenzo sedevano nel Seggio di San Matteo e dal 1450, divenuti patrizi di Napoli, al Seggio di Porto; signori di 24 feudi tra il beneventano e Terra di Lavoro, titolari di diversi titoli nobiliari, ebbero tra i suoi componenti molti Cavalieri di Malta.
Achille Di Lorenzo frequentò la Scuola Militare della Nunziatella e quindi l’Accademia Militare di Modena, che terminò nel 1927 col grado di Sottotenente.
Nel dal 1929 conseguì il grado di Tenente d’artiglieria di linea all’Accademia di Torino; quindi partecipò alla Campagna d’Etiopia, dove fu aiutante di campo, cavaliere di San Maurizio e Lazzaro, combattè ad Addis Abeba.
Nel 1936 sposò a Napoli donna Maria Mercedes Perrelli Tomacelli Filomarino, dei principi di Boiano.
Achille Di Lorenzo, dopo l’armistizio, da tenente italiano d’artiglieria passò in Sicilia in forza agli alleati americani con l’incarico di assistente direttore delle operazioni di rimpatrio di reduci italiani dall’Africa italiana nonché segretario personale del generale Edgard Erskine Hume, governatore a Salerno e poi a Napoli.
In seguito Di Lorenzo venne promosso al grado di Capitano con mansioni di ufficiale di collegamento con le truppe statunitensi; nel 1944 aiutante di campo del generale Mark Wayne Clark.
Fu insignito di due Croci di guerra, quella della Corona d’Italia, e della Medaglia di Liberazione.
Il 22 aprile 1945 a Milano diventò Cavaliere di Giustizia nell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, ordinato da S. A.R. Alfonso Borbone Due Sicilie, duca di Calabria e pretendente al trono; nel 1946 col grado di Maggiore dell’esercito italiano per conto dell’ONU fu direttore del campo per profughi italiani sfuggiti ai lager nazisti in Austria e per i reduci dall’Iugoslavia e Albania.
Un anno dopo era Tenente colonnello e assistente direttore delle operazioni del campo profughi americano di Bagnoli sotto protezione militare americana; fu decorato con due medaglie di bronzo dagli Usa, la Star Medal e la Legion of Merit, consegnatagli dal generale Eisenhower per i suoi meriti nel coordinare egregiamente 10mila reduci militari italiani provenienti da 15 paesi occupati dai nazisti.
Promosso Colonnello, ebbe mansioni di ufficiale di collegamento alla sede NATO di Bagnoli e due anni dopo ad Agnano fu ufficiale addetto alle relazioni pubbliche e capo del protocollo dei comandi di Marina Militare americana all’Ammiragliato della VI flotta del Mediterraneo; il suo autista militare fu il sergente maggiore d’Aviazione Luigi Verdespina e l’aiutante di campo il sergente maggiore d’Aviazione Alfredo Di Iorio, entrambi molisani di Sant’Elia a Pianisi. I due erano cugini; Di Iorio era reduce dai campi di prigionia inglese in Sudan.
Achille Di Lorenzo nel 1972 venne nominato Maggiordomo Maggiore di Casa Reale Borbone Due Sicilie e Cavaliere nonché segretario di San Gennaro dal duca di Calabria, il principe reale Ranieri, figlio di Alfonso, duca di Castro.
Nel 1973 Di Lorenzo donò ai Cavalieri di San Giorgio di Napoli la sua proprietà di Parco Margherita, trasformando l’Ordine equestre borbonico in Ente morale riconosciuto dalla Repubblica italiana, con sezioni in Belgio, Gran Bretagna e Usa. L’Ente morale era dotato del centro mobile di rianimazione “San Giorgio”.
Nel 1980 don Achille con il contributo dei Cavalieri d’Irpinia di Napoli ricostruì il castello maltese e la città di Valva; organizzò quindi soccorsi per i terremotati dell’Irpinia.
Dal 1983fu presso il comando della Us Navy a Napoli.
Bali del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nel 1984 presenziò alla cerimonia solenne per la traslazione delle salme dell’ultima famiglia reale borbonica nella cappella di Santa Chiara.
Nel 1985 Di Lorenzo insieme con il suo segretario personale, il giovane napoletano barone Michele Di Iorio di San Barbato, nipote del defunto aiutante Alfredo presenziò ai funerali di donna Elena Borbone Sue Sicilie, vedova dell’eroe di Amba Alagi Amedeo d’Aosta, seppellita con grandi onori dei cavalieri di San Giorgio e della nobiltà napoletana nella chiesa di San Ferdinando a Palazzo.
In quello stesso anno diresse una delegazione di nobili napoletani cavalieri di Malta, di san Gennaro e di San Giorgio in visita a Madrid da re Juan Carlos per gli auguri del decennale del Regno.
Nel 1990 don Achille Di Lorenzo andò in congedo come Generale di collegamento NATO; due anni dopo partecipò al matrimonio del suo giovane amico don Michele Di Iorio di San Barbato, storico e studioso teosofo rosicruciano di Napoli.