NAPOLI – Organizzato dal Centro Studi Athenaeum 2000 in collaborazione con le associazioni Un amore di famiglia e Napoli Centro Storico, venerdì 28 febbraio si è tenuto il convegno Minori e social network: una nuova sfida educativa.
Durante l’incontro è stato presentato lo sportello gratuito per la famiglia Minori e social network, il cui scopo quello di fornire un servizio costante di consulenza pedagogica, educativa, psicologica e legale a tutti coloro che vorranno chiedere consigli e informazioni al riguardo.
Ha introdotto i lavori Rosalba Monaco, pedagogista esperta in formazione e consulenza familiare , nonché organizzatrice dell’incontro .
Al dibattito sono intervenuti i relatori Alessia Schisano, avvocato matrimonialista e dei minori, Guglielmo Iorio, avvocato penalista, Rosalba Monaco, pedagogista esperta in formazione e consulenza familiare, Marilena Bonifacio, psicologa clinica e dello sviluppo ed assistente sociale, il dottor Antonio Vitale per l’associazione Napoli Centro Storico e Melinda Di Matteo, assessore ai diritti e alla famiglia della II Municipalità del Comune di Napoli.
Il tema dell’incontro è stato uno spunto di riflessione su un fenomeno in dilagante espansione, ovvero l’uso spropositato della tecnologia informatica da parte di bambini ed adolescenti.
Fenomeno su cui riflettere soprattutto perché oggi i genitori nel loro ruolo educativo sono chiamati sempre spesso a confrontarsi con questa realtà che si presenta difficile da gestire. Basti pensare al grande numero di minori iscritti ai principali social network, e che fanno largo uso della chat, condividono foto e video, senza alcuna “protezione educativa e affettiva”.
Questo comportamento, talvolta avallato dai genitori o all’insaputa degli stessi, può portare ad azioni al limite della legalità con implicazioni civili e penali di alcuni comportamenti come il cyberbullismo, gli episodi di violenza, fino alla istigazione al suicidio, come riportato da recenti fatti di cronaca.
I minori si iscrivono ai social network falsificando l’età, condividono foto scattate in classe durante le ore di lezione, talvolta si scambiano con fare superficiale foto hard consentendone l’uso ed il consumo da parte di chiunque.
Molti genitori sono spesso disorientati e confusi di fronte a questa nuova sfida educativa: essi si trovano di fronte a termini quali cyberbullismo, sexting, a comportamenti dei propri figli che spesso arrivano alla violazione della privacy o lesivi della reputazione on line, alla pedopornografia.
L’obiettivo del seminario-convegno è stato quello di fornire una chiara guida ai genitori e a tutti gli operatori del settore educativo, nonché a quelli del mondo della formazione e del sociale per orientarsi in primis nel panorama legislativo civile e penale e le relative implicazioni, ma anche quello di proporre un modello educativo e una adeguata preparazione al nuovo ruolo genitoriale e soprattutto alla gestione dei rapporti con i propri figli.
Lo sportello Minori e social network si propone dunque di operare sul territorio entrando in rete con le scuole e le istituzioni locali e sociali che manifestano il proprio interesse su questo progetto.
L’incontro ha animato un confronto che ha fatto emergere l’esigenza e la volontà di promuovere ancora altri incontri sia in ambito scolastico che istituzionale.