PORTICI – Al Teatro I De Filippo di corso Umberto I mercoledì 12 marzo si è svolto il convegno sulle problematiche dell’associazionismo sportivo con la presentazione della nuova Legge quadro regionale n.18/2013 sugli interventi per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva e delle attività motorie, educative, ricreative ed agonistiche che ha finalità di diffusione della cultura e della pratica sportiva come strumento di integrazione sociale e di prevenzione.
I temi centrali del dibattito, moderato dalla professoressa Chiara Priore, fiduciario CONI per il Comune di Portici, hanno riguardato l’Impiantistica Sportiva, Certificazione Medico Sportiva, e l’utilizzo del logo CONI, spesso usato impropriamente dalle associazioni sportive.
Alla tavola rotonda è intervenuto il dottor Raffaele Cuorvo, assessore allo Sport del Comune di Portici, il professor Sergio Roncelli, delegato CONI di Napoli, l’ingegner Agostino Felsani, responsabile SIS CONI Campania, il dottor D’Amora della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).
Tra gli obiettivi sensibili di Portici sono stati individuati gli impianti sportivi del Palazzetto dello Sport, Stadio San Ciro, Stadio Cocozza e le palestre delle scuole cittadine. La finalità della legge è quella di favorire in particolare la sinergia e il coordinamento delle attività dei soggetti pubblici e privati per recuperare, completare, valorizzare e realizzare le aree sportive programmando un piano di interventi, di concerto tra le autonomie locali, gli assessorati regionali competenti e i privati interessati all’affidamento degli impianti.
Come auspicato dalla moderatrice dell’incontro professoressa Priore, il punto da focalizzare è proprio questo, l’intesa tra le diverse parti; solo con un dialogo costruttivo si può addivenire ad una soluzione.
Se l’onere per il mantenimento degli impianti sportivi cittadini è diventato troppo gravoso per l’Amministrazione comunale sarebbe opportuno, prima di concedere la gestione a terzi o privati, dialogare in primis con le società sportive che usufruiscono degli impianti, per trovare, se possibile, una soluzione soddisfacente per tutti che consenta di abbattere i costi di gestione ed evitare quindi l’affidamento ad un soggetto di cui non si può prevedere la politica.
Al termine del convegno Lo Speaker ha incontrato il professor Roncelli (foto).
Quali sono le prospettive di questa nuova legge?
La Legge regionale n.18 sostituisce dopo ben 34 anni la precedente, ormai obsoleta e che non dava risposte concrete alle aspettative dei dirigenti sportivi. La cosa positiva è che una volta tanto tutte le Istituzioni – Comune, Provincia, Regione, Provveditorato agli Studi, Università, Coni – hanno lavorato insieme per emendare un testo legislativo che soddisfacesse tutti gli attori.
E questo fa ben sperare per il futuro, perché questa sinergia ne favorirà senz’altro la sua applicazione: proprio perché nata dalla volontà di tutti dovrebbe essere di facile realizzazione.
Stiamo facendo molti dibattiti per presentare la Legge regionale 18 su tutto il territorio, per sottolineare le indicazioni ben precise sull’affidamento degli impianti da parte dei Comuni alle società sportive. Sono direttive importanti a cui ci si dovrà attenere e che nello stesso tempo faciliteranno le concessioni.