NAPOLI – Il Museo Cappella Sansevero in collaborazione con l’Associazione Discantus martedì 22 aprile alle 20.30 propone un concerto celebrativo in occasione del 300esimo anniversario della nascita di Niccolò Jommelli (1714-1774): il Coro Vocalia Ensemble Discantus, diretto da Luigi Grima, in Agonia di Gesù Cristo.
Non poteva mancare un appuntamento dedicato alla Pasqua alla Cappella Sansevero, dove la bellezza dell’arte si fonderà con quella delle melodie di Jommelli di questa composizione rivista da Pietro Andrisani, espressione della grande scuola musicale napoletana del ‘700.
L’associazione Discantus fu costituita nel 1982 da un gruppo di giovani musicisti con l’obiettivo di far musica insieme proponendo un repertorio che spazia dal settecento fino alla ricerca timbrica della musica del novecento. Il Maestro Joseph Grima coniugò sin dal principio il rigore tecnico e professionistico all’aspetto divulgativo.
Perno dell’attività associativa è l’Ensemble Discantus, orchestra da camera che in questi anni ha operato in Italia e all’estero, annoverando presenze in importanti manifestazioni musicali e prestigiose collaborazioni, tra cui quelle di Helbert Handt, Katia Ricciarelli e Giorgio Albertazzi.
Attualmente l’Associazione Discantus, attraverso il direttore musicale Luigi Grima, figlio di Joseph, organizza i suoi concerti nella splendida Basilica di San Giovanni Maggiore, facendo di questo sito il cuore pulsante delle iniziative musicali del centro antico di Napoli.
Da secoli la liturgia del venerdì santo prevede la funzione delle Tre ore di Agonia di Gesù sulla Croce, esperienza di fede e devozione. Il testo – anonimo – si articola in sette brani che propongono una meditazione sulle “Sette parole di Gesù sulla Croce” riportate nelle pagine dei Vangeli, che preparano ad accogliere il mistero della Croce che dà senso alla vita cristiana.
L’Agonia di Gesù Cristo di Niccolò Jommelli si presenta come impiego di spunti teatrali introdotti in una composizione sacra. La particolarità si evidenzia subito osservando l’originalità dell’organico strumentale adoperato dal compositore: contrabbasso, due violoncelli e fagotto.
Colore e calore ottenuti con una timbrica apparentemente cupa, ma che usata magistralmente riesce a rendere il senso di inquietudine che il testo sottende e che Jommelli alleggerisce senza cadere mai nel grottesco.
Una composizione pasquale per celebrare un maestro come Jommelli la cui capacità creativa, la continua ricerca di realizzazioni armoniche, la naturalezza delle idee musicali mettono in risalto ciò che di più bello è stato espresso musicalmente nell’Europa di quel periodo.
È possibile partecipare al concerto ritirando l’invito presso la biglietteria del Museo Cappella Sansevero. Gli inviti saranno disponibili fino a esaurimento posti e ciascuna persona potrà ritirare al massimo due inviti.
La biglietteria è aperta i giorni feriali dalle 9.30 alle 18.10, la domenica dalle 9.30 alle 13.40. Chiusa il martedì.
(Foto by Maurizio Iengo)