NAPOLI – Facebook, il pane quotidiano degli internauti, non è solo fatto di foto di gattini e selfie. Questo lo sa bene chiunque abbia un’amicizia – che sia essa anche reale o solamente virtuale – con Ciro Sabatino.
Giornalista e dottore in lettere, è stato proprietario di tre case editrici, a cui ha dovuto rinunciare a causa della crisi.
Un personaggio eclettico e un provocatore sopra le righe – a volte anche troppo – che, in seguito a un suo commento deluso riguardo le librerie pubblicato sul social network, ha dato vita al progetto IoCiSto.
Vent’anni nel mondo dell’editoria, cui ha partecipato anche tramite l’investimento di ruoli di spicco in associazioni di categoria, gli hanno dato la capacità e il coraggio di iniziare a raccogliere adesioni in poche ore.
Un primo post romantico, in cui si chiede perché le librerie si stiano trasformando sempre più in centri commerciali, poi la provocazione: «Ma mica ce la vogliamo aprire noi una libreria meravigliosa? »
Molti «Io ci sto» dopo, il mantra che Sabatino aveva indicato per mostrare interesse nella partecipazione al progetto, e parte l’organizzazione. Una libreria ad azionariato popolare, ma anche un luogo di ritrovo e d’incontro.
Per ora solo un sogno, che però sembra potersi concretizzare senza enormi difficoltà. Gli aderenti, infatti, sono principalmente imprenditori, scrittori, dirigenti e persino un libraio che metterebbe a disposizione un ampio catalogo di libri. Insomma, persone appassionate ed economicamente forti, che sono un ottimo focolaio per la creazione di un movimento di azionariato popolare.
Raggiunto al telefono, è sicuro del fatto che la tecnologia non riuscirà a soppiantare totalmente la carta stampata. Essa può infatti « … cambiare il modo di affrontare le cose, ma non scomparire. Si veda l’esempio di Repubblica: i giornali ormai si sono adeguati, sanno di doversi dedicare agli approfondimenti, perché la rete arriva sempre prima, ma non sono scomparsi.»
Siamo in attesa di vedere cosa riusciranno a fare le oltre cento persone che Io ci sono in soli due giorni. Sabatino sembra fiducioso e felice del risultato già ottenuto: « … riuscire ad organizzare una riunione e quindi uscire da un social network, è già una vittoria». Risulta infatti inammissibile « … entrare in una grande libreria e vedere i libri relegati in un angolino a favore dei maxi-televisori. Questo vuol dire uccidere la cultura».
Entro fine mese, la prima riunione dal vivo con tutti gli interessati.
Il gruppo Facebook dedicato all’iniziativa è raggiungibile a quest’indirizzo: https://www.facebook.com/groups/590223111084637/ , punto di ritrovo per chiunque volesse partecipare – anche economicamente – all’azionariato.
(Immagine di copertina by Ciro Sabatino)
Maurizio Iengo