ROMA – Il nuovo beniamino del Foro Italico, con un cuore disegnato sulla terra rossa del campo centrale dopo un’ entusiasmante vittoria contro Rafael Nadal, il matador indiscusso del Master 1000 di Roma (8 vittorie su 10 finali, nessuno come lui), suggella l’amore che lo lega all’Italia.
«Ogni anno che torno mi sento un po’ più a casa, più italiano», aveva dichiarato dopo l’esordio sul Campo Centrale martedì; e proprio il pubblico del Centrale lo ha sostenuto ed ha manifestato con svariati cartelloni la solidarietà al popolo serbo, colpito proprio in questi giorni dal disastro dell’alluvione, al quale di sicuro va una dedica da parte di Novak Djokovic.
Dicevamo di un’ entusiasmante vittoria con Nole che si è ritrovato in svantaggio nel primo set sotto l’asfissiate pressing dello spagnolo che si è portato avanti nel punteggio 4-1 e nonostante un break recuperato (con un parziale di 11 punti a 2) e 3 palle break sul 4-3, che gli avrebbero fruttato il pareggio, concede il set con il punteggio di 6-4.
Nel secondo set l’inerzia cambia ed è il serbo a prendere in mano le redini dello scambio: subito 3-0 con break. Veemente la reazione dello spagnolo (controbreak sul 3-1), Nole gli strappa nuovamente il servizio grazie ad un doppio fallo di Nadal. 6-3 il secondo parziale, con un dato eloquente: 18 colpi vincente a 3 per Djokovic.
Nel set decisivo si va a strappi ed è del serbo il primo allungo in apertura: Nole ha 2 palle del 3-0 (con break) ma non riesce a sfruttarle e ancora una volta l’indomabile Nadal recupera il servizio e impatta sul 3 pari.
Da quel momento il parziale decisivo lo piazza Nole (8 punti a 1) e il resto lo fa lo scarso rendimento con la seconda dello spagnolo. E’ 6-3 e trionfo, dopo 2 ore e 19′.
Sconfitta amara invece per Sara Errani che si deve arrendere, complice un problema muscolare, alla numero 1 del mondo Serena Williams con il punteggio di 6-2/6-0.
Ma l’applauso che le ha tributato il pubblico e le lacrime trattenute a stento dall’azzurra hanno regalato davvero emozioni che lasciano una scia positiva per la bolognese, per il futuro e per un tennis italiano, che se non ride, di sicuro non piange.
Gianlorenzo Attanasio